GROSSETO – “Man mano che ci si avvicina al 14 settembre, data in cui ad oggi ci è stato confermato che inizierà l’anno scolastico, assistiamo al farsi strada di incertezze e di scelte illogiche, oltre che antieconomiche, laddove ci saremmo aspettati il contrario”.
A scriverlo, in una nota, Donatella Dominici e Rinaldo Calicchi, coordinatori Italia Viva Grosseto.
“Perché la scuola riapre ufficialmente il 14 settembre per gli studenti – continuano da Italia viva – (anche se, a seconda del grado di scuola, alcuni torneranno già dai primissimi giorni di settembre per il recupero delle insufficienze con le quali sono stati ammessi all’anno successivo, mentre il personale scolastico è pienamente in servizio dall’1 settembre) e, tuttavia, ciò che permane e che anzi si fa sempre più evidente è la grandissima sensazione di caos.
Sembra che tutto debba essere deciso all’ultimo tuffo. Ancora stamani ci sarà un incontro tra le Regioni e i Ministri dalla Sanità, della Scuola, dei Trasporti e degli Affari regionali, il commissario straordinario e il Cts, vale a dire tutti gli organi deputati a decidere le procedure più adatte per cercare di garantire una ripartenza della Scuola in sicurezza, anche se si constata con amarezza che i temi sul tavolo non riguarderebbe ulteriori investimenti mirati arti a supportare lo sforzo, ma la ricerca del risparmio.
Ad ogni modo, il risultato auspicato è che saranno decise delle linee definitive che verranno adottate in tutta fretta, e poi? Sappiamo già che nella maggior parte dei casi quelle scuole che sono utilizzate come sedi elettorali dovranno nuovamente chiudere, dopo 5 giorni di apertura, per consentire lo svolgimento della tornata elettorale e, al termine, dovranno affrontare tutta la procedura di sanificazione per permettere la ripresa delle lezioni (senza contare poi che il tutto verrà ripetuto in caso di ballottaggio, ad ottobre).
Italia viva, insieme ad altri, ha chiesto ripetutamente e da tempo che gli Enti locali individuassero spazi alternativi per le elezioni. Il tempo c’era e, in moltissimi casi nella provincia di Grosseto, gli spazi pure, ma si è approdati ad un nulla di fatto.
Questo è semplicemente vergognoso. Italia viva Grosseto non può che constatare che ancora una volta la scuola paga l’ipocrisia di essere definita “priorità ” per poi essere relegata in fondo alla lista degli impegni concreti. E naturalmente questo ci fa capire chiaramente anche quale considerazione venga data ai giovani e giovanissimi che la frequentano e alla loro istruzione.
“L’Italia e, è il caso di dirlo, la provincia di Grosseto, purtroppo non fa eccezione, non è un Paese per giovani e dunque abdica al proprio futuro”.