GROSSETO – “Non possiamo più pensare di contrapporre salute, ambiente e lavoro. Anche qui nel grossetano la nostra priorità sono le bonifiche dei siti inquinati, poi dobbiamo procedere alla conversione ecologica delle produzioni e al sostegno all’agricoltura biologica”.
A parlare Tommaso Fattori, candidato presidente della Regione Toscana di Toscana a sinistra, ieri in Maremma per la campagna elettorale.
“Qui è possibile anche sviluppare una diversa idea di turismo – prosegue -. Un turismo diffuso, che valorizzi aree lontane dai grandi attrattori, con piste ciclabili e percorsi lenti. Vogliamo utilizzare i fondi che arriveranno dall’UE per promuovere uno sviluppo diversificato della nostra regione.
In Toscana manca una legge che fissi la quota di spiagge libere. Come Toscana a sinistra abbiamo presentato una proposta che fissava questo limite al cinquanta per cento: la metà spiagge libere e l’altra in concessione. Ma la maggioranza in Consiglio regionale l’ha respinta. Perché Pd e destra, come pure il Movimento 5 stelle, avevano già chiarito da tempo che la loro posizione è a favore delle lobby balneari.
A Follonica sono andato anche all’ex Colonia marina, una struttura dismessa da tanti anni e a rischio crollo. Crediamo che edifici come questo debbano restare di proprietà pubblica e che sia necessario varare un piano regionale specifico per recuperare le ex colonie marine, restituendole all’uso da parte alla cittadinanza.
Dopo Follonica è stata la volta di Gavorrano. E’ il quinto comune del grossetano per popolazione e ha un territorio assai vasto. Eppure è stato marginalizzato da politiche sbagliate, che hanno portato al taglio dei servizi essenziali, la sanità territoriale, il trasporto pubblico ma anche le poste. Così i piccoli comuni si spopolano. Noi abbiamo un piano speciale per questi territori. Un piano incentrato sull’aumento dei servizi e dagli incentivi alle attività produttive che anche qui faranno conversione ecologica.
Ultima tappa della giornata a Grosseto, è stata la lapide di Porta Vecchia in memoria dei partigiani. Un mese fa questo monumento è stato vandalizzato da qualche infame e poi restituito alla comunità nella sua forma corretta grazie all’Anpi. Siamo preoccupati per questi atti vandalici infami e anche per gli atti vandalici istituzionali come quello del sindaco di Grosseto – conclude – che ha vuole chiudere l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea”.