CASTEANI – Nasce grazie a sei aziende del territorio di Casteani il distretto biologico della Pia, ispirato alla figura dantesca legata proprio alla zona di Casteani dove sorge l’antico Castel di Pietra.
Il bio distretto ha ottenuto il primo via libera dal consiglio comunale di Gavorrano ed è stato presentato oggi dal sindaco Andrea Biondi, dall’assessore Daniele Tonini e dal consigliere regionale uscente Leonardo Marras, candidato al consiglio per il Partito democratico.
“La forza di un’area che si candida a diventare biodistretto sta nella costruzione di una rete intorno all’obiettivo di valorizzare e tutelare le produzioni biologiche che la caratterizzano, per contribuire allo sviluppo del territorio. Il progetto del “biodistretto della Pia” mi sembra molto interessante, prima di tutto perché è nato dall’iniziativa delle imprese stesse: ad oggi, è un distretto produttivo monotematico, limitato alla viticoltura, ma il percorso di crescita è tracciato e credo che non sarà difficile arrivare ad includere una zona ben più ampia, che magari superi i confini comunali, completa, come sistema di filiere, dalla produzione alla commercializzazione, e varia nelle tipologie di prodotti. Io credo molto nella politica dei distretti in agricoltura, in questi anni in Regione ci abbiamo investito concretamente, per questo non posso che appoggiare l’iniziativa e garantire il mio supporto. Voglio però fare di più, ho una proposta: il distretto agroalimentare della Toscana del sud è uno dei primi in Italia, è l’area agricola più importante della nostra regione e la Maremma ne è protagonista, quindi perché non pensare di avviare la costituzione anche di un altro biodistretto, oltre a quello di Gavorrano? Quello della zona centro-sud della provincia, che comprenda i comuni di Grosseto, Magliano in Toscana, Orbetello e Capalbio, in cui oltre il 30% della superficie agricola utilizzabile è coltivata a biologico. Reti di imprese che rappresenteranno il cuore più naturale del distretto. Ci credo e lavorerò per realizzarli”. Così Leonardo Marras, candidato al Consiglio regionale della Toscana, intervenendo alla conferenza stampa sul progetto di biodistretto di Gavorrano.
La legge regionale sui distretti biologici è stata approvata nel 2019 e prevede che: il distretto può avere una dimensione comunale o sovracomunale, ovvero può interessare in tutto o in parte la superficie di un comune o in tutto o in parte la superficie di più comuni limitrofi. Nel definire i confini territoriali, il vincolo da considerare è quello della percentuale di coltivazioni bio: almeno il 30% del territorio che delimita il biodistretto deve comprendere aziende che producono con tecniche riconducibili alle regole dell’agricoltura biologica.