RISPESCIA – Tempo di bilanci per Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente che, come ogni anno, è andata in scena sotto il cielo della Maremma.
Dal 19 al 23 agosto, gli esponenti dell’associazione ambientalista si sono confrontati con rappresentanti delle istituzioni e della società civile, realtà private e cittadini, ragionando in merito all’unico scenario possibile: quello sostenibile.
Legalità, economia circolare e civile, agroecologia, lotta alla crisi climatica, turismo sostenibile, finanza etica: sono questi i macro-temi affrontati in occasione dei dibattiti e degli incontri organizzati dall’associazione del cigno verde allo scopo di dare continuità non solo al festival ma anche e soprattutto alla battaglia ambientalista che, ora più che mai e nonostante l’emergenza sanitaria, deve rimanere prioritaria nell’agenda di politici e amministratori.
Proprio da Festambiente, infatti, sono state lanciate 10 proposte per rendere il Paese più smart, sollecitando il Governo centrale a utilizzare le risorse del Recovery Fund con uno sguardo realmente rivolto all’ambiente.
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Dai fatti alle parole, dunque, prendendo a modello i numerosi esempi virtuosi che Festambiente ha messo in luce nel suo showroom a cielo aperto di buone pratiche sostenibili.
E se l’appuntamento al 2021 lascia ben sperare in merito ad un ritorno al format tradizionale di Festambiente con la musica tra i protagonisti assoluti, è d’obbligo sottolineare che, ancora una volta, Legambiente diventa modello per i grandi eventi di tutto il Paese e non solo.
La manifestazione si è svolta in totale sicurezza, con flussi di visitatori contingentati e distribuiti in tutte le aree del festival in maniera omogenea. Mascherine, igienizzazione delle mani e distanza fisica sono stati concetti chiave rispettati da visitatori e staff che hanno permesso a Festambiente di dare dimostrazione del fatto che, anche in epoca di Covid-19 è possibile realizzare eventi multidisciplinari in sicurezza e nel completo rispetto della salute.
Non solo: Festambiente si è attestata ancora una volta campione di sostenibilità, aggiudicandosi per prima la certificazione di “eco-evento”. Un traguardo che, come al solito, ha più il sapore di una nuova partenza.
“Quella che abbiamo messo in archivio – ha dichiarato Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente e membro della segreteria nazionale di Legambiente Onlus – è stata un’edizione coraggiosa e necessaria. L’emergenza Covid-19 ci ha costretti a rivoluzionare per intero il paradigma del festival. Eravamo davanti a due scelte: non fare Festambiente, dandoci appuntamento al 2021, o fare Festambiente, provando comunque ad esserci. Abbiamo optato per la seconda, dimostrando che organizzare grandi eventi sostenibili anche in epoca di Covid-19 è possibile.
Lo abbiamo fatto con la preziosa collaborazione di tutto il nostro staff e dei volontari che ringrazio e che, come ogni anno, non hanno fatto venire meno la loro passione e la voglia di cambiare davvero il Paese a partire dall’azione dei singoli.
Il volto dei nostri volontari è senza dubbio la parte buona del nostro Paese e a loro non possiamo che dire grazie. Un aspetto sul quale intendo soffermarmi all’indomani di una Festambiente che ricorderemo tutti come vero momento di ripartenza della nostra associazione e ci auguriamo dell’intero Paese è l’aver tracciato chiaramente le linee per il futuro sia a livello nazionale che locale. I numerosi confronti e dibattiti che abbiamo organizzato hanno messo in circolo idee e progettualità che dovranno trovare rapida applicazione sia a livello nazionale che nelle varie realtà locali allo scopo di dare impulso ad una rievoluzione sostanziale e non solo di facciata.
Se, da un parte, il Governo dovrà dare forma a proposte sostenibili, dall’altra, le amministrazioni locali e regionali dovranno essere in grado di lavorare a percorsi realmente green, in sinergia con le realtà imprenditoriali che, ancora una volta, hanno dimostrato di essere un passo avanti rispetto alla politica. Ciò a partire dalla Maremma, terra che ha l’ambizione di diventare modello di sostenibilità e che deve avere come fari l’agroecolgia, il turismo sostenibile e uno sviluppo capace di mettere in rete le buone pratiche già in atto ma non ancora messe a sistema.
Insomma – ha concluso Gentili -, Festambiente è orgogliosamente ancora una volta riuscita nel suo intento: portare la sostenibilità tra la gente, in un momento conviviale e di riflessione collettiva. Adesso, sguardo rivolto in avanti verso le sfide che ci aspettano, che sono numerose e tutte da vincere”.