MASSA MARITTIMA – «Un atto vergognoso» così il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini, classifica l’uccisione di una gattina, presa a sassate nel giardino di casa, a quanto sembra, da un gruppo di ragazzini del posto.
Il fatto, avvenuto qualche giorno fa nella zona Massetana nord, sotto la porta di San Berardino, ha indignato la comunità.
«L’uccisione di Mina, la gattina di Andrea Lippi presa a sassate, è un atto vergognoso a cui tutti noi ci ribelliamo; ho dato indicazioni precise alla polizia locale e chiesto alle altre forze dell’ordine affinché si indaghi a fondo per trovare i responsabili».
«E’ stato un atto crudele compiuto alla fine di un crescendo di atti di vandalismo che, presenti un po’ dappertutto, non hanno risparmiato Massa Marittima – prosegue Giuntini -. Bottiglie e vetri rotti, campane dei rifiuti rovesciate, tavoli distrutti al lago dell’Accesa, impianti sportivi presi di mira, un tentativo di incendio al Castello di Monteregio; con questo gesto, però, si è oltrepassato un limite, si oscura la pietà e si rischia di innescare una spirale perversa».
«Sono stato molto incerto se intervenire pubblicamente, non mi era piaciuta la piega che il dibattito ha preso sui social: insieme al giusto sdegno manifestato dalla maggior parte, altri si sono messi ad invocare punizioni esemplari, legnate, lapidazioni e perfino “sorti analoghe a quelle della povera gattina”. Nessuno, o nella migliore delle ipotesi solo qualcuno, che abbia detto che quelli che fanno queste cose sono ragazzi cresciuti nella nostra comunità, che frequentano le nostre associazioni e le nostre scuole: sono nostri figli a cui non siamo stati capaci di insegnare la cultura delle regole, del rispetto, del civismo della quale, noi massetani, abbiamo sempre detto di andare fieri».
«Voglio essere chiaro: non li giustifico e non dico che sono ragazzate, sono convinto che vadano trovati e puniti, che ci voglia un maggiore controllo sociale e, magari, anche qualche cittadino che quando si imbatte in atti di vandalismo non si giri dall’altra parte per quieto vivere ma denunci chi trasgredisce» conclude il sindaco.