CANA – “Il crollo delle Mura di Cana è un dramma già vissuto, visto che pochi anni fa la stessa cosa accadde a quelle di Magliano. Si tratta di manufatti fragili che dobbiamo salvaguardare”. Così il candidato della Lega alle Regionali Diego Cinelli ricorda l’episodio che lo vide in prima linea di fronte ad un evento simile.
“In pochi mesi a Magliano le abbiamo ricostruite – ricorda Cinelli – così come facemmo per un evento che ci colpì con pari forza alcuni anni prima, il crollo del Torrione, uno dei simboli del complesso medievale realizzato a difesa del paese. Oggi le Mura sono di nuovo il fiore all’occhiello dell’antico borgo. Nel mettere la mia esperienza a disposizione del sindaco Massimo Galli e della popolazione di Cana, posso dire che la Regione può e deve fare di più, soprattutto nella ricerca di finanziamenti per proteggere dei manufatti imponenti, che sembrano forti, ma che sono molto delicati e sentono il peso di secoli trascorsi sotto gli agenti atmosferici e, anche, di periodi storici in cui c’era molta meno sensibilità e molta più incuria”.
Cinelli vuole una Toscana “che sappia valorizzare i nostri borghi. Con Susanna Ceccardi e con una Lega forte in consiglio regionale – afferma il candidato della Lega – faremo passare un concetto di territorialità che si collega anche ad un’identità forte che parte dai nostri borghi e dalle loro mura che ne sono il simbolo, rappresentandone spesso un biglietto da visita per un turista che va sempre più alla ricerca di luoghi dal grande fascino evocativo e che lo proiettano indietro nel tempo”.
Una Toscana che “non è stata imparziale nel distribuire i soldi dei bandi della Città Murate, come ricorda Andrea Ulmi, candidato Lega al Consiglio Regionale. Un bando gestito dalla presidenza del consiglio regionale presieduto dal candidato Governatore di centrosinistra Eugenio Giani – afferma Ulmi – e che ha penalizzato soprattutto i comuni guidati dal centrodestra. Magliano e Campagnatico i cui progetti di recupero di manufatti bellissimi, ma a rischio, che non sono stati neppure presi in considerazione nell’ultimo anno, così come Grosseto con un progetto di recupero da 200mila euro delle Mura di Montepescali che sono fortemente a rischio, su cui addirittura il consiglio regionale aveva approvato all’unanimità una mozione presentata dalla Lega, e che è stato ritenuto idoneo, ma non finanziabile per mancanza di soldi. Fondi che però si sono trovati per finanziare i progetti di due comuni guidati dal centrosinistra. Senza dimenticare come, inspiegabilmente, l’illuminazione delle Mura Medicee di Grosseto, già promessa sparì dai finanziamenti dopo la vittoria del centrodestra, per poi essere realizzata a spese proprie dal Comune con i fondi della tassa di soggiorno. Con noi queste cose non esisteranno, perché i beni culturali non hanno colore politico, ma come testimoniano i numerosi siti Unesco in Italia, sono dell’umanità”.