GROSSETO – “Un’altra scelta è possibile”: questo lo slogan scelto dal candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra Tommaso Fattori che oggi ha presentato a Villa Bardini, a Firenze, il manifesto elettorale per le prossime regionali del 20-21 settembre. “I giochi sono aperti perché metà dell’elettorato non si sente rappresentato dai grandi blocchi esistenti, che hanno progetti molto simili tra loro”, ha detto Fattori.
“Abbiamo avversari che hanno costruito di proposito una sorta di falso bipolarismo. Lo hanno fatto anche attraverso leggi elettorali che alimentano la retorica del voto utile. Noi non ci stiamo a questo gioco, siamo qua per cambiare lo schema”. “Ci rivolgiamo a quel 50 percento di toscani che non vota più, che è deluso, e ci rivolgiamo ai giovani. Il nostro è un progetto che rivendica il diritto alla speranza, e spariglieremo le carte”. Tommaso Fattori ha appena ultimato la presentazione delle liste in tutte le circoscrizioni, ciascuna delle quali ha una capolista donna, un segnale preciso per la parità di genere. “Abbiamo scelto di avere capolista donne in tutti i collegi della Toscana perché confidiamo di avere una forte rappresentanza femminile in Consiglio regionale”.
“La nostra è una proposta di governo alternativa per una svolta ecologica e di giustizia sociale, che significa prima di tutto creazione di lavoro stabile dopo la dilagante precarietà di questi anni”, ha spiegato. “Anche per questo guardiamo innanzitutto alle giovani generazioni che hanno già le idee molto chiare in tema di tutela dell’ambiente, diritti sociali e civili, difesa della salute e dei servizi pubblici”.
“La nostra è una storia limpida e coerente, abbiamo fatto un’opposizione propositiva in questi 5 anni e ci presentiamo per governare la Toscana. Siamo stati a fianco dei Fridays for future e delle lotte contro il lavoro precario, sempre con una convinzione di fondo: non è vero che ci troviamo davanti ad una realtà immodificabile. Semmai ci troviamo davanti a progetti elettorali sostanzialmente uguali, che prevedono il ruolo del privato nella sanità, l’autonomia differenziata, le grandi opere inutili e pure i soldi alle scuole private. Ma questa non è l’unica scelta, è possibile un’altra scelta, per l’unico progetto di alternativa, il nostro”, ha proseguito Fattori.
“Vogliamo una regione imprenditrice e innovatrice, con una politica industriale verde in grado di vincolare l’erogazione dei fondi pubblici alla conversione ecologica delle produzioni e alla creazione di posti di lavoro stabili e non precari. Per anni sono stati distribuiti fondi pubblici ai soliti noti, a chi inquinava, a chi delocalizzava, a chi moltiplicava i contratti precari. E il precariato è esploso anche nel settore pubblico, mentre noi chiediamo l’internalizzazione di quanto il PD, con il plauso della destra, ha esternalizzato: dal CUP sanitario fino all’handling nelle società aeroportuali con capitale pubblico”, continua Fattori.
“E servono opere utili al territorio, per il contrasto del dissesto idrogeologico, per raddoppiare i binari unici, per dare servizi di qualità in tutte le aree della regione, a partire dalla ricostruzione di una forte e capillare sanità territoriale saldamente pubblica, perché non possono esistere territori di serie A e territori di serie B. Così come è necessario ripubblicizzare l’acqua e i servizi essenziali e finanziare un piano speciale di edilizia residenziale pubblica per dare una casa popolare a chiunque è in lista d’attesa. Sono alcuni tasselli del nostro programma, sono l’altra scelta possibile di cui parliamo nel nostro manifesto”.