GROSSETO – “È trascorso più di un mese dall’allarme sulle farmacie comunali di Grosseto lanciato dai sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs che, attraverso una nota unitaria, denunciavano scarsa trasparenza, poca attenzione per i lavoratori e mancanza di dialogo con le parti sociali”.
A scriverlo, in una nota, l’associazione Grosseto al centro.
“In questo lasso di tempo – proseguono dall’associazione – non sono apparse reazioni nei siti istituzionali e negli organi di stampa da parte né dell’amministrazione comunale né della politica locale nei confronti di un’azienda che fornisce un importante servizio pubblico ai grossetani e che, lo ricordiamo, vede la partecipazione del Comune di Grosseto nelle vesti di azionista di maggioranza, con oltre il 50% delle quote della società.
Nella nota unitaria i sindacati segnalavano la mancanza di modalità chiare di gestione del personale e una situazione non sostenibile per molti lavoratori, con tre dimissioni in un solo anno e non sostituite, che avrebbero determinando incertezza sui turni di lavoro e sulle sedi da coprire.
Inoltre Filcams, Fisascat e Uiltucs, nonostante l’assenza di un bando per le assunzioni, riferivano di presenze in azienda di personale non dipendente, di cui sarebbe poco chiaro l’incarico, ma svolgente attività di farmacista.
Le organizzazioni sindacali, infine, denunciavano violazioni delle norme contrattuali in materia di salario e sottolineavano il timore per un possibile percorso di privatizzazione in atto, che smantellerebbe la natura sociale delle farmacie comunali di Grosseto.
Nel sottolineare l’importanza del buon funzionamento e del mantenimento pubblico delle farmacie comunali – il cui bilancio ha fatto registrate un utile di oltre 684mila euro netti nel 2019 – poiché esse costituiscono un importante presidio sociale e sanitario, vicino al cittadino, nel quale vengono offerti importanti servizi ai grossetani, Grosseto al centro invita tutti i consiglieri comunali a proporre l’istituzione una commissione consiliare ad hoc finalizzata a fare chiarezza sulla preoccupante situazione segnalata dai sindacati.
A tale proposito – concludono dall’associazione – si invita a valutare l’adozione delle modalità che l’articolo 20 comma 5 del Regolamento del Consiglio comunale prevede per la commissione d’indagine, al fine di udire, anche in momenti separati e con il vincolo al segreto d’ufficio, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, la presidenza e l’amministrazione di Farmacie Comunali Riunite Spa e, non ultimi, le lavoratrici e i lavoratori”.