GAVORRANO – Sull’uso delle fototrappole nel Comune di Gavorrano torna a intervenire il gruppo consiliare di minoranza, con una nota di Andrea Maule e Giacomo Signori.
“Poco più di un mese fa – ricordano – il nostro gruppo consiliare aveva presentato una interpellanza al sindaco Biondi. Con quell’interpellanza chiedevamo quale uso fosse stato fatto delle fototrappole per la sorveglianza contro l’abbandono dei rifiuti; dall’inizio dell’anno ad oggi in quale luogo e data è avvenuta l’installazione e, di conseguenza, quante sanzioni hanno determinato. Pochi giorni fa ci è giunta la risposta del sindaco; risposta che ci ha lasciato allibiti per come queste fototrappole vengono utilizzate. Dal 13 gennaio al 3 di agosto i due impianti di sorveglianza sono stati attivi 144 giorni, determinando l’emissione di 85 sanzioni per un ammontare di quasi 10.000,00 euro. Dei 144 giorni di funzionamento, per ben 99 giorni le fototrappole sono state collocate nei pressi della frazione di Casteani, e più precisamente in Casa Fabbri, in Santa Teresa e nello stesso centro sociale di Casteani. Circa il 70% del periodo di utilizzo è destinato all’area rurale circostante al centro sociale di Casteani; una percentuale incredibile”.
“Di contro, le fototrappole sono state per soli 25 giorni a Gavorrano e zone circostanti e per soli 20 giorni tra Bivio di Ravi e Basse di Caldana – aggiungono Maule e Signori – Con profondo rammarico apprendiamo oggi che questi importantissimi strumenti di lotta all’abbandono di rifiuti non sono mai stati collocati a Caldana o a Potassa, due frazioni che spesso hanno lamentato l’inciviltà di alcune persone, soliti abbandonare i rifiuti vicino al parco dei castagni (Caldana) e vicino al centro sociale (Potassa). Allo stesso modo, non sono mai state posizionate le fototrappole nella località Il Lupo, dove l’inciviltà di pochi imbecilli è stata “premiata” dal sindaco Biondi con la rimozione dell’unico cassonetto ivi presente, con conseguenti disagi per la popolazione lì residente”.
“Stante gli imbarazzanti risultati appresi dalla risposta alla nostra interpellanza – concludono i consiglieri – ci preme ricordare al primo cittadino che il Comune di Gavorrano non è solo l’area rurale di Casteani, nota per essere la roccaforte elettorale dell’assessore Tonini. Gavorrano è un vasto comune, di circa 164 km quadrati, con numerose frazioni, con oltre ottomila abitanti, tutti di pari dignità ed aventi tutti eguali diritti. Tutti gli oltre ottomila abitanti hanno il diritto di vivere in condizioni igienico-sanitarie dignitose e, di conseguenza, è opportuno che gli strumenti di repressione all’abbandono dei rifiuti girino equamente il territorio, con particolare attenzione alle zone dalle quali arrivano segnalazioni di criticità”.