GROSSETO – Frido Rocchi era uno dei volti più noti dello sport maremmano. Non solo per i suoi anni, 92, gran parte dei quali spesi nel mondo del ciclismo. Il ciclismo, ma anche lo sport e tutta la Maremma, con la sua morte, sono più tristi.
Il suo nome è legato indissolubilmente alle due ruote, mondo nel quale è diventato uno dei più apprezzati dirigenti ciclistici amatoriali, non soltanto in provincia di Grosseto: nell’Udace ha ricoperto la carica di vicepresidente nazionale.
E’ stato apprezzato dirigente anche nella Uisp e infine nell’Acsi, lavorando negli ultimi anni della sua vita al fianco del presidente Fabrizio Montomoli, come presidente onorario, e del presidente del Marathon Bike, Maurizio Ciolfi. Ma descrivere Frido Rocchi con i ruoli che ha ricoperto sarebbe riduttivo per la sua persona: per tutti era semplicemente Frido. Vulcanico, appassionato, onnipresente, instancabile, tenace Frido.
I funerali sono in programma mercoledì 12 agosto, alle 10, nel cimitero della Misericordia. Qui riposerà accanto all’amata moglie Marisa, che ha ricordato per oltre vent’anni con un memorial a lei dedicato. Ovviamente ciclistico.