ALBINIA – Il titolo della commedia di Edoardo De Filippo sembrava calzare a pennello con la situazione venutasi a creare quest’anno alla Misericordia di Albinia (Orbetello) a causa della pandemia dovuta al Covid-19, dal momento che tutto è rimasto in sospeso per mesi.
Infatti sembrava che le varie prove ed esami previsti per il 2020 non si sarebbero mai fatti, ed invece, nel mese di giugno, in tutta fretta si è riusciti ad effettuare i colloqui selettivi per poter assumere in piena regolarità quelle persone che oggi sono impegnate nel servizio spiaggia lungo la fascia della Giannella e nella zona Osa-Albegna (Orbetello).
Soprattutto, però, si è riusciti, con enorme sacrificio da parte di tutti i partecipanti, a concludere il Corso di livello Avanzato che ha permesso di reclutare nuovi volontari, che sono Evandro Acquaroli, Luisella Ballerini, Maria Boggi, Deborah Cazziolato, Giacomo Chellini, Gianni Coccia, Mauro Contucci, Irene Fanteria, Isaldo Ferrarese, Liviana Ferrigato, Oscar Momini, Behar Murrizzi, Luca Pucci, Doriano Quartacci, Alessandra Turetta e Giancarlo Turi o di avanzare il livello formativo di Daniela Cetola, Tiziana Perotti ed Emilio Stango, già in servizio attivo con livello base.
Lunedì 27 luglio i corsisti delle Misericordie di Albinia, Manciano e Porto Santo Stefano (Monte Argentario) hanno sostenuto la prova scritta e pratica alla presenza degli infermieri delegati. Da quel momento i nuovi volontari hanno potuto dare inizio al proprio periodo di tirocinio.
Lunedì 3 agosto, invece, è stata organizzata dal gruppo della formazione di Albinia di cui fanno parte, oltre al governatore Leonardo Bragaglia, Annalisa Bragaglia, Claudio Lazzaro, Monica Torrini e Massimiliano Santiche, una serata di accoglienza dei nuovi volontari e di presentazione del Consiglio direttivo.
“Il primo a presentarsi è stato don Antonio Scolesi – dicono dalla Misericordia -, che ha spiegato il suo ruolo di correttore all’interno della Misericordia e, facendo riferimento al brano del Vangelo di Matteo letto nella Santa Messa del giorno precedente, riguardante la moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha fatto comprendere come anche il volontario con il poco che pensa di avere possa invece dare moltissimo a chi ha bisogno.
Ha preso poi la parola Monica Torrini, vicegovernatore dell’associazione e responsabile della Formazione, spiegando come funziona la presenza del volontario in Misericordia, evidenziando come in essa ci si deve rapportare gli uni con gli altri, confratelli o persone in difficoltà da soccorrere, armati di pazienza e tolleranza, aperti al dialogo per risolvere i problemi e disposti, non solo a parlare ma anche e soprattutto a saper ascoltare.
La consorella ha presentato Claudio Lazzaro, direttore dei servizi, ruolo chiave all’interno della Misericordia, che predispone quotidianamente i turni delle emergenze, dei trasferimenti e dei servizi ordinari.
Di seguito, poi, ogni consigliere presente ha illustrato il proprio incarico in associazione lasciando concludere il giro di presentazioni al governatore Leonardo Bragaglia che ha ringraziato tutti per la tenacia nell’attesa della tanto agognata conclusione del corso e che ha avvertito come spesso, ad interventi compiuti, ci si possano porre domande sull’operato nei servizi effettuati ed ha comunque rassicurato affermando che ciascuno deve essere certo di aver fatto, sul momento, sempre del proprio meglio.
La Misericordia, ha ancora ricordato il Governatore, è una grande famiglia alla quale ci si lega affettivamente ed al cui interno si discute ma nel momento del bisogno si è tutti coesi.
La serata si è conclusa con un momento di convivialità – concludono dalla Misericordia – e con il desiderio dei nuovi volontari di iniziare al più presto il proprio servizio”.