FOLLONICA – “La nuova ‘piazzetta’ tra le vie Bicocchi-della Repubblica e Palermo con al centro lo storico leccio, all’ingresso di Senzuno, è semplicemente e chiaramente un atto di ordinaria amministrazione per un Comune. C’è davvero poco da esultare perché una sistemazione – seppur dovuta e apprezzabile – non può rappresentare, al contrario di quanto sostiene l’ex sindaco Andrea Benini, la ‘Rinascita di Senzuno'”.
Ad affermarlo, in un comunicato, Lega, Lista Civica Massimo Di Giacinto sindaco, Fratelli d’Italia, Forza Italia, In Movimento per Follonica, Follonica nel Cuore che sostengono il candidato sindaco Massimo Di Giacinto.
“Lo diciamo noi? No, lo dicono i numeri – proseguono -: quelli del Comune che nel piano triennale delle opere pubbliche prevedono per la riqualificazione di Senzuno una spesa teorica, quanto insufficiente, pari a un milione e trecentomila euro in tre anni che è priva di coperture finanziarie.
Quella di Senzuno è l’ennesima opera promessa da Benini e finanziata, per la quasi totalità, con le vendite del patrimonio comunale. Vendite che sono al palo da molti anni perché quello che si vuol vendere risulta poco, o per niente, interessante.
Il piano triennale delle opere pubbliche è pieno di interventi promessi in campagna elettorale (e in quelle precedenti) che, però, non hanno coperture reali.
Per riqualificare il quartiere Senzuno occorrono soldi veri, quelli delle casse comunali oppure uno sforzo di indebitamento che vale circa 2,5 milioni di euro, e non il milione e trecentomila euro su cui fa affidamento Benini. Il resto sono solo, come spesso accade, chiacchiere.
Ma Benini non è stato assessore, vicesindaco e sindaco nel corso degli ultimi dieci anni? Cosa ha fatto per Senzuno? Poco o nulla: sempre le solite promesse non mantenute.
Un’aiuola vale un’aiuola, seppur apprezzabilmente riqualificata a ‘piazzetta’, e non può esser ‘venduta’ come l’inizio di rinascita per un quartiere, come Senzuno, completamente abbandonato dalla sinistra al governo di Follonica da oltre settant’anni.
Senzuno meriterebbe, al contrario, interventi seri e adeguatamente finanziati – concludono dal centrodestra – soprattutto perché è facile intuire che la crisi, derivante dal Covid, non ha certo migliorato le disponibilità e la posizione finanziaria dell’amministrazione comunale”.