ARCIDOSSO – Il Comune di Arcidosso inaugura la “Collezioni d’Armi Emo Mecheroni”, sabato 1 agosto alle 11 e chiude la giornata con un gran concerto di musica strumentale e corale.
Gli spazi espositivi del Castello Aldobrandesco di Arcidosso si arricchiscono di un nuovo Museo. Una collezione che è stata giudicata dagli esperti del Museo Stibbert di Firenze, di grande valore per rarità, pregio e importanza storica.
Il Comune di Arcidosso ha ricevuto in donazione la raccolta dal maresciallo Emo Mecheroni, che da decenni risiede ad Arcidosso a cui è legato profondamente, ed ha accettato i reperti con grande piacere, perché vanno ad implementare il prestigio del già cospicuo patrimonio materiale e archivistico ospitato al castello, dove è possibile ripercorrere un ampio segmento di storia che si snoda dal Medioevo fino al 1900.
La collezione di armi, iniziata da Mecheroni con la collaborazione del padre e realizzata con passione e competenza nell’arco di tutta la vita, comprende una preziosa platea di armi antiche, che raccontano la storia di varie culture, società, popolazioni, dal Medio Evo fino ai primi del ‘900.
Sono in mostra 175 pezzi: 164 armi da sparo e da taglio appartenenti a varie epoche e a varie culture, 10 elmi di diversa foggia e provenienza e un bastone animato. Nel museo trovano spazio differenti tipologie di armi bianche utilizzate nel periodo che va dal Medio Evo al Rinascimento e di armi da fuoco avancarica, a pietra focaia e luminello, in uso dal 1600 al 1800, che furono in dotazione sia personale sia dell’esercito, anche quello napoleonico e garibaldino.
Pezzi tutti catalogati dal collezionista e che adesso sono esposti in apposite bacheche ospitate nel Ballatoio della Sala Conferenze del Castello Aldobrandesco che il comune intitolerà alla memoria dello storico medievista Wilhelm Kurze.
“Abbiamo accolto con entusiasmo la donazione Mecheroni – commenta il sindaco Jacopo Marini – sia per garantire la tutela e l’adeguata conservazione di questi beni sia per metterli a disposizione di tutti gli appassionati e i visitatori del complesso museale del Castello che in questo modo si arricchisce di un’altra rassegna esclusiva e rara che si affianca a quelle, prestigiose, dei reperti di David Lazzaretti e alle immagini e agli oggetti che illustrano il paesaggio amiatino medievale.
Arcidosso, infatti, si sta qualificando sempre di più per la presenza di collezioni, reperti, documenti, ospitati nel nostro Castello Aldobrandesco, suggestivo contenitore di collezioni di pregio, a cui abbiamo affidato il compito di raccontare la storia di Arcidosso e dell’Amiata, con i suoi paesaggi spettacolari, i personaggi ancora oggi oggetto di studi e ricerche, con testimonianze di cultura materiale, che raccontano storie emozionanti e che crediamo possano esercitare il loro fascino su residenti e turisti.
L’Amministrazione comunale di Arcidosso ringrazia dunque il generoso donatore che ha scelto di affidare al Comune e alla comunità arcidossina la sua artistica collezione, ringrazia l’architetto Leonardo Stanta che ne ha curato il puntuale e rigoroso allestimento e Adriano Crescenzi che ha seguito passo passo tutte le procedure burocratiche occorrenti per poter arrivare alla conclusione di questo laborioso processo”.
La giornata dell’1 agosto si conclude in bellezza, ai piedi del Castello Aldobrandesco, in piazza Cavallotti, dove, alle 21,30 si terrà il “Concerto Accademia Amiata ensemble e Corale Giuseppe Verdi”.
Una grande serata di musica strumentale e corale con musiche, proposte in prima assoluta, di Thomas Fortman, Arvo Part, Olivier Messiaen e Ettore Candela, tutti prestigiosi maestri specializzati in diverse abilità musicali. L’ Accademia Amiata Ensemble è stato il più importante ensemble della provincia di Grosseto negli anni Ottanta e Novanta a livello internazionale per la musica contemporanea.
Attraverso i suoi concerti in Italia e le sue tournée in Germania e Svizzera, nonché le sue numerose pubblicazioni discografiche, è nato, fra l’altro, il leggendario festival “Toscana delle Culture”.
Il concerto dell’1 agosto, vedrà la presenza dei soci fondatori di Accademia Amiata, Claudio Cavalieri al violino ed Ettore Candela al pianoforte, che si esibiranno con la violoncellista canadese Laura Gorkoff e, come ospite, l’eccezionale tenore svizzero Tino Brütsch.
Al termine del concerto, la Corale Giuseppe Verdi, diretta da Enrico Rinnoci, proporrà una composizione di Enrico Morricone, in onore del grande compositore di recente scomparso. Una prestigiosa serata che è, auguralmente, un preludio ad una nuova attività dell’Accademia Amiata Ensemble, che, come sempre, mira a coinvolgere musica e canto amatoriale locale.