GROSSETO – Anche in questi mesi post emergenza Covid-19 il Servizio Sanitario della Regione Toscana è impegnato al massimo per fronteggiare il proseguire dell’epidemia da Coronavirus.
Uno degli aspetti che ha reso particolarmente difficile la complessa risposta ad un’emergenza di queste proporzioni è stata la scarsità di informazioni riguardo al virus SARS-CoV-2 fino a pochi mesi fa del tutto sconosciuto. Questo aspetto, oltre ad aver determinato molte delle difficoltà incontrate dalle organizzazioni sanitarie nella fase di massimo picco dell’epidemia, richiede un’attenzione sanitaria particolare nel periodo post-guarigione.
Per questa ragione, la Regione Toscana attraverso un’apposita lettera aperta inviata dal presidente della Giunta Regionale Enrico Rossi a tutti i cittadini interessati, ha ritenuto opportuno mettere a disposizione dei propri cittadini un programma di sorveglianza che consentirà alle persone che hanno contratto l’infezione da Covid-19 di essere seguiti dai professionisti del Ssr mediante un protocollo uniforme su tutto il territorio regionale anche in seguito alla guarigione, per seguire il percorso di guarigione delle persone.
“A tutti coloro che si sono ammalati di Covid-19 e sono stati dimessi dagli ospedali o curati a domicilio o in strutture sanitarie – ha comunicato il presidente Rossi – viene offerta la possibilità di essere seguiti da nostri sanitari, organizzati in ‘squadre’ omogenee per accertare la presenza di eventuali sintomi ed eseguire, se necessario, gli esami e le visite specialistiche adeguate. Con questa iniziativa la Regione Toscana vuole assicurare l’accesso alle migliori possibilità clinico-assistenziali disponibili alle persone che hanno già dovuto affrontare una situazione complessa e imprevista”.
Nello specifico l’Azienda Usl Toscana Sud Est è impegnata nell’attuazione delle delibere 744/2020 e la 938/2020 che dettagliano il percorso di Follow up dei pazienti clinicamente guariti da Covid19 residenti nel nostro territorio. I pazienti ricoverati per il Covid-19 vengono chiamati dall’ospedale nel quale sono stati curati mentre i pazienti che hanno trascorso la malattia a casa sono chiamati dal medico Usca.
In caso di assenso a partecipare, ad oggi, su 500 chiamati 500 hanno aderito, viene dato l’appuntamento o presso la zona distretto oppure presso l’ospedale nel quale sono stati ricoverati per effettuare dopo somministrazione di un questionario sul loro stato di salute, una valutazione clinica e un prelievo di sangue.
I pazienti che ne hanno la necessità sono indirizzati verso un secondo livello di approfondimento diagnostico che coinvolge altri specialisti a seconda del bisogno, naturalmente i pazienti saranno seguiti in questo percorso dagli stessi medici e operatori che li hanno avuti in cura in precedenza.