GROSSETO – Iniziano oggi le operazioni tese a riportare allo stato originario la targa in memoria dei partigiani, danneggiata da un vandalo alcuni giorni fa, che saranno realizzate con la tecnologia laser.
“Attraverso una tecnologia innovativa, infatti, il laser è in grado di eliminare i segni di un atto vile ed offensivo” spiega il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
“Il Settore Lavori pubblici del Comune di Grosseto – prosegue – si è subito attivato per ripristinare il monumento: con il supporto del Gruppo El.En., multinazionale leader nel settore della realizzazione e distribuzione di laser utilizzati in campo industriale, chirurgico, estetico, e per il restauro di opere d’arte, la targa sarà ripulita nel giro di poche ore.
Fin dai primi momenti mi sono tenuto in contatto con il presidente provinciale Anpi Flavio Agresti e il presidente locale Giuseppe Corlito per confrontarci sugli sviluppi della vicenda e condannare un atto inaccettabile.
Purtroppo ancora l’autore di questo gesto non è stato individuato – conclude il sindaco -, ma intanto procediamo al ripristino della targa, per cui ringrazio il direttore generale del Gruppo El.En. Paolo Salvadeo che si è subito interessato”.
“Stavo guidando, tornando al lavoro, dal mare, alle 6:30 del mattino di lunedì 20 luglio, quando al giornale radio ho appreso la notizia dello scempio compiuto sulla targa in memoria dei partigiani, a Grosseto – spiega Paolo Salvadeo, direttore generale delGruppo El.En. -. Premetto che sono assolutamente apolitico, ma mi fa rabbia ogni volta che atti imbecilli, e compiuti da imbecilli, cerchino di cancellare, simbolicamente, un pezzo della nostra storia.
In più, mio nonno paterno, Luigi Salvadeo, era nella Commissione Economica del Comitato di liberazione nazionale alta Italia, con Merzagora, Di Fenizio, Ferrari, Boffito e Saraceno. Non ho avuto la fortuna di conoscere il nonno, ma mi è sembrata una bella cosa rendere omaggio anche a lui, offrendomi di ripulire, con i nostri laser, la targa partigiana annerita dal fuoco.
Ho allora subito cercato di contattare il Sindaco di Grosseto, per mettermi a disposizione.
I nostri laser hanno recuperato decine di siti Unesco, nel mondo, oltre a migliaia di altri capolavori. Una versione per le superfici esterne, denominata Iinfinito, è stata studiata per ottimizzare velocità ed efficacia di pulitura, ed è questa quella utilizzata a Grosseto”.
“La rimozione delle bruciature e del fumo che ha annerito la lapide di Porta Vecchia, offuscandone e deturpandone l’iscrizione, è un gesto opportuno e dovuto all’intera cittadinanza – conclude il Comitato Anpi Provinciale di Grosseto -. La lapide, posta a ricordo delle vite immolate dai difensori del capoluogo maremmano alla causa della libertà nella decisiva giornata del 15 giugno del 1944, rimarrà tuttavia segnata dal gesto, violento e premeditato, perpetrato nottetempo ad opera di ignoti. Così come rimarrà segnato il ricordo dei cittadini e delle istituzione grossetane che a quella iscrizione riconducono la quotidianità della propria vita democratica e antifascista”.