FOLLONICA -“Come già ha iniziato a fare l’Amministrazione comunale, stanziando dal 2015 al 2019 circa 150mila euro per interventi mirati (accessi, barriere) ed inserendo il Progetto Duna nel Piano del verde, riteniamo fondamentale continuare ad investire sul sistema dunale presente sul litorale follonichese, che necessita di una progettualità anche culturale, di una salvaguardia e di una gestione e conservazione corretta che ne permetta non solo il mantenimento, ma anche la rigenerazione e l’accrescimento”.
A scriverlo, in una nota, Primavera civica Follonica.
“La viabilità litoranea e l’edificazione hanno compromesso il sistema dunale – prosegue la nota -; in alcune parti è ancora presente e ben visibile la duna embrionale, la duna mobile e la duna fissa retrostante.
In tali ambiti potremmo ipotizzare e progettare una rinaturalizzazione del territorio valutando l’eliminazione, laddove è possibile, della viabilità meccanizzata asfaltata o pensando comunque a soluzioni che rendano fruibile la duna stessa e proponendo percorsi alternativi ciclo-pedonali non impattanti e rispettosi dell’ambiente dunale, permettendo il tal modo la formazione e la ricrescita del cuneo morfovegetazionale.
Tali ambiti possono divenire luoghi di sperimentazione e verifica della rigenerazione dell’habitat dunale e aree didattico informative con cartellonistica illustrativa del sistema “Duna” e della vegetazione presente.
Un progetto di ripristino e gestione dell’ambiente dunale si rende enormemente necessario non solo dal punto di vista naturalistico e della biodiversità, ma anche per l’importante funzione di protezione dalle inondazioni e di riparo dalla forza delle onde e dei venti. Un intervento sul sistema dunale costiero si rende fondamentale anche per lo sviluppo turistico – sostenibile, attraverso una corretta riqualificazione ed una adeguata gestione delle dune stesse.
Interventi previsionali:
recinzioni, con lo scopo di garantire l’integrità della duna embrionale e di evitare l’asportazione di sabbia e di piante già presenti. Sono sufficienti paletti di legno e corda delimitanti la zona;
rifacimenti accessi al mare tramite una corretta pedonalizzazione o sentieri specifici.
gestione e conservazione della vegetazione psammofila attraverso taglio selettivo della vegetazione arborea infestante. Il taglio selettivo aiuta il processo di formazione della duna: le piante trattengono granelli di sabbia trasportati dal vento, favorendo il ritorno della sabbia asciutta, delle specie pioniere e la nascita di Proto-dune;
identificazione vegetazione e piantumazione di flora specie/specifica, la corretta piantumazione di vegetazione ad hoc favorisce un importante consolidamento della Duna, attraverso la messa a dimora delle piante con completa insabbiatura e conseguente monitoraggio per controllo attecchimento;
realizzazione barriere frangivento, uso di barriere costituite da tronchi e fascine, per limitare la deriva della sabbia e l’erosione dunale causata dalle mareggiate.
gestione e conservazione della fauna attraverso monitoraggio specifico e continuativo ed adeguato censimento;
sensibilizzazione con eventi di natura divulgativa e azioni di comunicazione e sensibilizzazione di turisti, residenti, operatori balneari, con l’intento di far crescere la consapevolezza di possedere un patrimonio ambientale meritevole di essere salvaguardato – conludono da Primavera civica -. Non dovrebbero mancare incontri conoscitivi nelle Scuole e nei luoghi pubblici, illustrando le caratteristiche e l’importanza estrema dell’ecosistema Dunale”.