GROSSETO – Il Consiglio comunale nella seduta odierna ha bocciato, con il voto contrario del Sindaco e della sua maggioranza, la proposta con la quale il consigliere comunale della “Lista Mascagni” Carlo De Martis chiedeva di avviare un processo partecipativo per elaborare un progetto di rigenerazione dell’ex cinema Marraccini e individuarne le risorse economiche.
«E dire – spiega De Martis – che Vivarelli Colonna aveva messo il Marraccini al centro delle sue promesse elettorali e oggi, senza batter ciglio, se le rimangia. C’è grande rammarico per questa incredibile bocciatura, ma non da parte del Consigliere De Martis, bensì da parte del cittadino De Martis, che avrebbe voluto che venisse data almeno una chance alla rinascita del Marraccini e, con esso, dell’intero centro storico e delle sue Mura, che già soffrono per gli infiniti problemi del Cassero e i mille rinvii a data da destinarsi per la riapertura della Sala Eden».
«Oggi il prezzo di acquisto dell’ex cinema Marraccini è stato enormemente ridimensionato (l’immobile è sottoposto ad una procedura esecutiva oggetto di numerosi ribassi d’asta), ma il recupero della struttura è un’operazione estremamente complessa, e questo non deve essere stato ben chiaro al Sindaco e i suoi Assessori. Non basta infatti comprare i muri, come tre anni fa avevano cercato di fare Sindaco, Vicesindaco e Assessore al Patrimonio (peraltro neppure riuscendoci) impegnando oltre 700.000 euro di soldi pubblici senza neanche un progetto. E non basta neppure l’intervento della sola macchina amministrativa comunale».
«Il Marraccini ha una straordinaria valenza identitaria e collettiva, è a tutti gli effetti un ‘bene comune’, e una sua rigenerazione impone un coinvolgimento della comunità locale attraverso un processo partecipativo strutturato, se del caso ricorrendo anche agli strumenti dell’innovazione a impatto sociale, capaci di attrarre risorse e investimenti privati. D’altronde il Marraccini accanto alle sue criticità può vantare anche grandissime potenzialità. Ad oggi la scheda urbanistica già prevede la realizzazione di un auditorium, di spazi per attività espositive e museali, ed ancora di una galleria commerciale e di un centro direzionale. Gli stessi progetti elaborati dai tecnici dell’attuale proprietà lasciano intravedere prospettive di estremo interesse».
«Si aggiunga che proprio in questi mesi è in corso l’elaborazione del nuovo Piano operativo (il vecchio Regolamento urbanistico), e dunque quale migliore occasione per discutere della futura destinazione del vecchio cinema Marraccini? Per restituirlo, finalmente, alla sua funzione sociale ed alla sua città. Anche da qui può e deve passare la rinascita della nostra comunità dopo l’emergenza provocata dalla pandemia. Il voto di oggi, purtroppo, rappresenta la pietra tombale sul futuro di uno dei luoghi più importanti per la nostra comunità. Almeno fino a quando resterà in carica l’attuale Amministrazione, ancora una volta dimostratasi inadeguata, priva di una visione e della capacità di immaginare e progettare la Grosseto di domani».