FOLLONICA – “A Follonica assistiamo ad un fenomeno aberrante che rischia di minare la libera fruizione della spiaggia, e non solo. Da tempo, nella zona nord, una fetta di spiaggia libera disponibile a cittadini e turisti, la cui pulizia è pagata con la nostra Tari, viene sistematicamente occupata da attività di noleggio ombrelloni e lettini da mare”.
A scriverlo, in una nota, Follonica a sinistra.
“Un fatto inedito nel nostro Golfo – proseguono da Follonica a sinistra -, che potrebbe portare alla progressiva occupazione totale della spiaggia libera a favore dei noleggiatori.
Spieghiamo brevemente come può svilupparsi tale dinamica, facendo alcuni esempi. Un’attività di noleggio, collegabile eventualmente ad un bagno in concessione, utilizza la duna demaniale e le strutture del bagno per il rimessaggio sdraio e ombrelloni, magari pure con gli stessi colori (ma senza logo). Il bar del bagno, fin dalla prima mattina, dirotta i clienti verso la ditta di noleggio e questa, su richiesta, viene a piantare l’ombrellone sulla spiaggia libera. Di fatto, si va ad occupare una spiaggia non in concessione traendone profitto. Il bagno, una volta esaurito lo spazio nella spiaggia libera, può dedicarsi al noleggio dei propri ombrelloni. Il colpo d’occhio per chi passa è di un’unica spiaggia privata in concessione.
Il vero punto debole però sta nel controllo. Oggi gli ombrelloni sono collocati su richiesta, domani si accetteranno informalmente prenotazioni, così la mattina alle otto la spiaggia sarà già occupata per intero. E se qualcuno fa storie, basterà appoggiare una borsa o un asciugamano per dimostrare che l’ombrellone è occupato ed il cliente ‘era qui un attimo fa’. Dopodomani poi regnerà l’anarchia totale: i posti in prossimità della battigia saranno già occupati sin dall’alba, e i bagnanti non avranno più spazio per trascorrere il tempo libero senza dover necessariamente pagare.
Per svolgere i controlli, lo sottolineiamo, serve personale che il cittadino paga, oltre alla succitata Tari per la pulizia spiaggia occupata dal privato.
Chiariamo un aspetto: questa non è una battaglia ideologica, non si tratta di scegliere tra la tifoseria dello Sporting Lisbona o dei Celtics di Glasgow: questa battaglia riguarda la città e i cittadini, le spiagge libere e i nostri diritti.
Ci rivolgiamo al commissario prefettizio Alessandro Tortorella, sempre disponibile all’ascolto ed al confronto con le associazioni di categoria. Ascolti questa volta la categoria dei cittadini: riteniamo necessario che si applichino le leggi ed i regolamenti esistenti, eventualmente se ne trovino di nuovi, in sinergia con la Capitaneria di Porto, che impediscano o minimizzino questo tipo di deriva.
Se ci riuscirà, tempestivamente, come è successo per varie misure adottate nei mesi scorsi, avrà svolto un servizio alla nostra comunità che sarà apprezzato e rivalutato negli anni. Altrimenti, contiamo di occuparcene noi, dopo l’appuntamento elettorale di Settembre.
Auspichiamo, infine, che l’Associazione Balneari si attivi sulla questione – concludono da Follonica a sinistra -, perché sottovalutarla significherebbe mettere in pericolo anche le loro attività, dato che un domani chiunque potrebbe mettersi a noleggiare ombrelloni sulla spiaggia libera”.