FOLLONICA – “Il ministero dell’Ambiente perde altro tempo e lascia irrisolto lo scandalo delle 40 ecoballe, che giacciono sui fondali nel golfo di Follonica dal 2015: solo promesse e zero certezze”. Lo dichiara la deputata della Lega Donatella Legnaioli, firmataria dell’interrogazione in commissione Ambiente alla Camera.
“La nostra interrogazione di febbraio – insiste Legnaioli – è ancora senza risposta e oggi in commissione Ambiente il sottosegretario Morassut non ha detto quando sarà nominato un commissario all’emergenza, ma solo che è ancora in corso una fase di istruttoria tecnica da parte di Ispra e lo schema di deliberazione per lo stato di emergenza è fermo alla firma dei Conte”.
“In cinque anni nulla si è mosso sotto la giunta Rossi – si legge ancora la nota – con il rischio sempre più concreto che il materiale plastico si disperda in mare, nel pieno del Santuario internazionale dei cetacei Pelagos, e arrivi alle coste, con danni irrimediabili anche per il turismo balneare dell’arcipelago toscano. Nonostante anche Ispra, l’istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, abbia lanciato l’allarme sull’indefferibilità di un intervento di recupero, oggi in commissione Ambiente abbiamo chiesto che fosse proclamato lo stato di emergenza e nominato un commissario straordinario con pieni poteri per il recupero del materiale, ma il governo ha preferito voltarsi dall’altra parte e, al solito, non decidere e cedere alle lungaggini della burocrazia”.
“Uno scandalo – conclude Legnaioli – che apre al rischio di un vero e proprio disastro ambientale con ripercussioni pesantissime su tutto il tessuto dell’imprenditoria balneare della zona. La Lega, che ha portato per prima all’attenzione del parlamento la situazione, continuerà a tenere alta l’attenzione sul tema fino a quando dal governo non arriveranno risposte chiare sull’intervento di rimozione. Bisogna fare in fretta: ogni giorno perso è un rischio in più per il mare della Toscana”.