FOLLONICA – “I recenti atti di vandalismo, gli schiamazzi e, soprattutto, la presa d’assalto notturna delle spiagge da parte di giovani, non sempre sobri, richiamano alla necessità di una presenza maggiore di forze dell’ordine e controlli a Follonica”. E’ l’appello-richiesta che lancia il segretario della Lega di Follonica Roberto Azzi.
“In questi giorni – afferma Azzi – le cronache, ma anche le testimonianze dei cittadini, denunciano quanto sta accadendo in città. Capiamo che i giovani, dopo settimane di lockdown, hanno bisogno di sfogarsi, ed è anche giusto che abbiamo l’opportunità di farlo, ma sempre nel rispetto di tutti. Invece, complice anche una presenza massiccia di giovani sul nostro litorale, spesso si esagera. Si registrano atti vandalici, schiamazzi notturni e presenze sulle spiagge con bottiglie di vetro, spesso di alcolici, che vengono rotte e che, nonostante il grande lavoro di pulizia fatto dai gestori degli stabilimenti e sulle spiagge libere, rappresentano sempre un rischio per i bagnanti. Sarebbe da valutare la possibilità di chiudere il litorale nelle ore notturne”.
L’appello di Azzi, dunque, è quello di avere una presenza maggiore di forze dell’ordine. “Occorre alzare la soglia di sicurezza e di controllo – afferma il segretario della Lega -. Purtroppo ancora il commissariato di Polizia non lo abbiamo, anche perché astenendosi sulla mozione del consiglio comunale l’ex sindaco Benini dimostrò di non voler perseguire quella strada della sicurezza, cui si sarebbe convertito qualche mese dopo, e questo avrebbe rappresentato un presidio in più. Adesso è però necessaria una presenza maggiore di forze dell’ordine in un momento delicato e di ripartenza, che non può essere rovinato da questi gesti sconsiderati”.
Per Azzi c’è poi un altro tema che, con l’arrivo dell’estate, torna ad essere caldo. “Quello dei parcheggi – afferma il segretario della Lega- Sono decenni che si registra questo problema e in tutto questo tempo di governo della sinistra e del centrosinistra non si è voluta trovare una soluzione. Non possiamo più aspettare, occorre metterci mano in fretta” (foto Giorgio Paggetti).