GROSSETO – “Il Pci riconosce che il sindaco ha prontamente condannato l’atto vandalico, consumato di notte e di nascosto come da ignobile tradizione fascista. Forse non ha dimostrato la stessa indignazione che per la madonnina dell’Oliveto che peraltro è stata vittima di una foto dissacratoria, comunque stupida e biasimevole, ma non di un atto vandalico, ma si sa, non tutti abbiamo le medesime sensibilità”.
La segreteria del Pci, federazione di Grosseto, interviene sul caso della targa dei partigiani bruciata a Grosseto.
“Il Pci si rivolge al sindaco Vivarelli Colonna – scrive la federazione – e fa presente che la condanna pura e semplice di questi atti estremi non basta, se non è accompagnata da comportamenti coerenti di dissociazione da ogni forma di celebrazione, difesa o comunque sostegno del fascismo”.
“Non basta – si legge ancora nella nota – dichiararsi agnostici in materia né è ammissibile far finta di niente di fronte a ritrovi celebrativi della marcia su Roma o, ancor peggio, accettare in maggioranza forze o persone dichiaratamente fasciste, quindi sindaco approfitti dell’occasione e ponga fine alle ambiguità chiarendo una volta per tutte il suo pensiero e quello della sua maggioranza sul fascismo anche perché Il sindaco ha giurato sulla Costituzione antifascista della Repubblica Italiana e non sul vangelo”.