GROSSETO – Il Grifone che ritorna tra i pro sarà il Grifone della famiglia Ceri, capace di riportarlo esattamente dove si temeva non sarebbe più potuto tornare, dopo l’addio di Piero Camilli. Di Lamberto Magrini, il tecnico in grado di vincere due campionati consecutivi, roba che nemmeno ai tempi del Comandante era mai successa. E anche di Vincenzo Minguzzi, il direttore sportivo che proprio con Camilli più ha vinto e più si è fatto apprezzare, e che torna a mettersi alla prova in una città che è ormai un po’ anche la sua.
“Una città che mi mancava e che mancava tantissimo anche alla mia famiglia – racconta il ds – amo molto la Maremma e mia moglie forse ancora più di me. Una terra bella e selvaggia, che mi piace vivere intensamente, a contatto con la natura. Quando sono stato chiamato la risposta è stata scontata, ci ho messo un minuto a dire di sì”.
Come sta procedendo il lavoro?
“In questi giorni mi incontrerò a Perugia con Magrini e inizieremo a entrare un po’ più nel vivo. Dobbiamo parlare bene con i giocatori dello scorso anno, c’è tanta carne al fuoco e senza fretta inizieremo a chiudere qualcosa. Ci aspetta un campionato strano, partirà a ottobre, quindi vuol dire che il mercato si farà a settembre”.
Magrini che lei conosce bene.
“Se mi chiedono chi ha vinto il campionato del 2003 dico Magrini, anche se l’allenatore ufficialmente era Mancini e a tre giornate dalla fine arrivò Specchia. C’è la sintonia giusta con il tecnico e la società”.
Quali sono le prospettive di questa stagione?
“L’idea è quella di far giocare i giovani mantenendo la categoria. Costruire una buona squadra che possa togliersi della soddisfazioni. Vogliamo divertirci, magari portando avanti un percorso simile a quello del Pontedera che ha saputo fare bene monetizzando con il minutaggio. Per questo dovremo lavorare bene sbagliando il meno possibile”.
Si aspettava di ritrovare il Grosseto in Serie C? Così presto per di più?
“Quando una squadra va in crisi capitano spesso percorsi come quello del Grosseto, che ha avuto la fortuna di finire in mani giuste: questo ha permesso di ripartire”.
Che Minguzzi ritrova il Grifone?
“Ho vinto la Serie D con la Viterbese, poi siamo andati ai playoff sempre a Viterbo e lo scorso anno sono stato a Rieti con una full immersion su mercato tra dicembre e gennaio. Questo mi ha permesso di rituffarmi in una categoria che conosco molto bene: ho chiara la strada da percorrere che è poi quella che ha indicato il presidente: un bel gruppo di giocatori legati all’ambiente e al territorio, giovani da valorizzare ai quali affiancare qualche elemento di esperienza che dia solidità”.