CASTEL DEL PIANO – “Questi mesi di forte emergenza sanitaria hanno dimostrato a tutti la fragilità del nostro sistema sanitario, malato da ormai troppi anni di tagli ai posti letto, di carenza di personale, di inconcepibili e inaccettabili liste d’attesa, di mancanza di strumentazione adeguata”.
A scriverlo, in una nota, Unione sindacale di base Federazione provinciale di Grosseto.
“E l’emergenza derivata dall’epidemia da Covid 19 – prosegue Usb – ha evidenziato in maniera prepotente quanto avere una rete ospedaliera diffusa, una efficace rete di servizi di medicina territoriale e di iniziativa, affiancata da servizi di prevenzione in grado di rispondere in maniera efficace e efficiente alle criticità sanitarie, sia indispensabile per garantire la salute collettiva.
L’Ospedale di Castel del Piano e il territorio tutto dell’Amiata Grossetana sono, in tal senso, emblematici. Nel corso degli anni, nel nome della riorganizzazione, della razionalizzazione e di insensati vincoli di bilancio, il numero dei posti letto si è drammaticamente ridotto fino ad arrivare ai 18 attuali e con un reparto “temporaneamente” chiuso da circa due anni con 14 posti letto pronti a essere utilizzati.
La conseguenza di questo scempio è che in tanti, troppi casi, i pazienti sono costretti, per carenza di posti letto, a essere ricoverati in altri nosocomi della Provincia costringendo così le famiglie, per essere vicine ai loro cari, a trasferte gravose e disagevoli. E mentre i posti letto venivano decimati, le promesse di sviluppo della assistenza domiciliare e della medicina territoriale, formulate dal direttore generale di turno della Asl, erano sistematicamente disattese.
Come disattese sono state le promesse di implementazione degli altri servizi, ad esempio la radiologia, dove la insufficiente dotazione organica del personale medico costringe al ricorso alla telemedicina ben prima delle programmate ore 20 impedendo così l’effettuazione di ecografie addominali e tac per traumi cranici per le quali è indispensabile la presenza del medico.
A quanto risulta a questa organizzazione sindacale nulla è mutato per quanto riguarda il numero dei medici dell’unico reparto aperto, che è limitata a cinque professionisti, di cui tre geriatri occupati sia in reparto che in ambulatorio. Altra nota dolente è quella del laboratorio analisi che lungi dall’essere potenziato con macchinari e attrezzature adeguate, anche durante l’emergenza Covid si è preferito stipulare convenzioni con strutture private, è lasciato al suo lento declino mancando, per i tagli ai posti letto e dei percorsi assistenziali interni, i numeri per una buona operatività
Per le motivazioni sopra esposte, per protestare contro le troppe promesse non mantenute, per evidenziare la mancanza di un qualsiasi piano di sviluppo o comunque di una strategia che consenta alla popolazione dell’Amiata Grossetana di poter esercitare il proprio diritto alla salute e per presentare proposte, che sabato 11 luglio dalle ore 10 alle ore 13, l’Unione sindacale di base ha organizzato una manifestazione, davanti all’Ospedale di Castel del Piano, alla quale invitiamo a partecipare, esponendo le problematiche e i disagi vissuti, la cittadinanza. Invitiamo alla partecipazione, che assumerebbe una forte valenza di vicinanza e attenzione nei confronti della popolazione, anche i sindaci del territorio e tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori e nella difesa del Servizio Sanitario pubblico, gratuito e universale.
Raccomandiamo infine ai partecipanti di attenersi alle norme igienico-sanitarie vigenti – concludono da Usb – e cioè di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento sociale”.