GROSSETO – “La toppa è peggio del buco”. Così il Pci definisce la recente ordinanza del sindaco di Grosseto, che ha imposto la chiusura alle ore 20 di tutte le attività produttive (artigianali, commerciali e di servizi) del tratto di via Roma compreso tra via Trento e via Trieste.
“Certo – prosegue il Pci Grosseto -, in quel tratto di strada si erano verificati casi di cronaca spiacevoli e preoccupanti, ma non è giusto che con questa sorta di ‘coprifuoco’, anziché i veri responsabili, si vadano a colpire indistintamente tutte le attività e quindi anche i residenti.
Bella roba. Nessuna distinzione tra colpevoli e innocenti. E poi, nella migliore delle ipotesi, si otterrà solo di spostare il problema da qualche altra parte.
Signor sindaco, che fine hanno fatto le tante, mirabolanti promesse elettorali in tema di sicurezza? In cosa si è concretizzato l’impegno al controllo del territorio? Come ha risposto agli assembramenti, alla movida incivile, ai crescenti atti di vandalismo? Cos’altro è stato fatto, oltre a dieci telecamere ed a provvedimenti tanto ingiusti quanto poco efficaci, come il daspo urbano e il coprifuoco indiscriminato?
Evidentemente, anche per lei, passata l’elezione, gabbato l’elettore.
Un po’ come le buche nelle strade che, se non sono più di prima, poco ci manca.
E allora caro sindaco – conclude il Pci -, trascorsi ormai oltre quattro anni dalla sua elezione, per il Pci il giudizio è definitivo: bocciato”.