GROSSETO – «Prenderemo ulteriori provvedimenti nei confronti della Sua azienda, dato che non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta da parte Sua, riguardo alla querela» inizia così la mail che sembra inviata dall’Ispettorato nazionale del lavoro e che invece è falsa e con possibile allegato infetto.
«Non vanno aperte – afferma la Direzione territoriale del lavoro che segnala – tentativi di pishing con logo INL. Non vanno aperte e vanno segnalate ai nostri uffici» prosegue la nota.
La mail riposta un testo che più o meno è simile a questo: «La presente costituisce una notifica ufficiale (seconda notifica) dell’indagine portata avanti dall’Ispettorato del Lavoro. La querela ricevuta, riguardante la Sua società, include la violazione della forza lavoro durante un periodo di crisi. La motivazione principale descritta riguarda l’incapacità, da parte dell’azienda, di adottare le misure d’emergenza e di adattarsi alle normative emanate durante questo periodo».
«È già stata avviata un’indagine che interesserà il periodo compreso tra marzo e maggio 2020. In base a quanto stabilito dalla legge, il ricorrente resterà anonimo fino all’inizio di un conseguente procedimento giudiziario. I dettagli relativi alla querela e all’indagine sono stati allegati alla presente comunicazione. La preghiamo di leggere i documenti allegati e di rispondere in maniera opportuna. Abbiamo accluso le informazioni secretate riguardanti la querela e gli esatti capi d’accusa».