GROSSETO – “Negli scorsi giorni come Sinistra italiana abbiamo letto e condiviso le preoccupazioni dei pendolari per la sostituzione del Frecciabianca con il Frecciarossa, con tempi di percorrenza uguali ma con costi maggiori e con ulteriore aggravante, il fatto che non può essere utilizzata la carta ‘Tutto treno Toscana’ che crea ulteriori disagi ai viaggiatori”.
A scriverlo, in una nota, Sinistra italiana Federazione di Grosseto.
“Quello che colpisce della vicenda – proseguono da Sinistra italiana – è il fatto che si pensa di poter dare sviluppo ed incremento al turismo privilegiando trasporti costosi, quando invece occorrerebbe garantire un maggior numero di convogli a prezzi più accessibili per tutelare i viaggiatori e i turisti.
Per far posto ai Frecciarossa poi si sono eliminati altri treni, come i Frecciabianca (in parte ripristinati in questi giorni), che già davano un buon servizio con costi minori. Sono scelte che non si comprendono se non sotto l’aspetto dell’immagine e di una pubblicità che stride con le carenze più volte denunciate di una linea che avrebbe grandi potenzialità di sviluppo del traffico, ma che resta sottoutilizzate, sia per quanto riguarda il numero dei convogli, i collegamenti e la loro frequenza.
Un altro aspetto che potrebbe essere migliorato può essere quello di riattivare le biglietterie a Follonica e ad Orbetello in modo da fornire un servizio migliore e in un certo qual modo fidelizzare il cliente che usufruisce del trasporto su rotaia.
La mobilità e il suo sviluppo – concludono da sinistra italiana – deve essere un tema centrale delle prossime azioni politiche, in modo da garantire ai cittadini la più ampia possibilità di scelta, ma soprattutto di sviluppare un’intermobilità che permetta di intersecare tra loro le varie modalità di trasporto presenti nel nostro territorio (cioè passare dal treno alla nave ai bus) e alle ciclabili, in modo da permettere ai cittadini, ai pendolari e i turisti, di muoversi liberamente in tutta la Provincia e non solo”.