GROSSETO – «Il Governo e la Regione Toscana hanno finalmente trovato un accordo sulla Tirrenica» afferma il presidente di Italia Nostra Michele Scola. «Il progetto dell’autostrada è definitivamente tramontato, e si procederà finalmente all’adeguamento e alla messa in sicurezza dell’attuale strada. Questa decisione arriva dopo oltre venti anni di sterili discussioni, segnate dalla caparbia volontà politica di allora di procedere con la costruzione dell’autostrada, con l’accordo di tutti i politici locali».
«Se oggi questa soluzione assurda è definitivamente tramontata lo dobbiamo a chi si è sempre battuto, in nome della ragionevolezza, verso una soluzione meno impattante sul territorio, più economica e più urgente. Nelle more della ferrea volontà della politica, la strada continuava a mietere vittime, coi suoi incroci a raso e i suoi tratti pericolosi».
«Se anche la stessa politica che allora era ostinatamente favorevole all’autostrada, si è oggi convinta dei suoi errori e ha sposato le soluzioni che questa Associazione ha sempre coerentemente proposto, lo dobbiamo non tanto all’attività di questa Sezione, quanto piuttosto alla lungimiranza e alla forza morale di Nicola Caracciolo – prosegue Scola -. Anche se non è più tra noi, egli avrebbe sicuramente visto questo giorno come un’altra vittoria del buonsenso ambientale contro l’aggressività della speculazione economica, che continua a divorare il paesaggio della nostra Nazione».
«Con la sua instancabile tenacia, la stessa che aveva profuso nell’annosa lotta contro la nuclearizzazione del Paese, poi vinta con la volontà referendaria del popolo italiano che, anche in quelle circostante, mostrò quanto fosse la sensibilità popolare assai più avanti delle basse intenzioni politiche, Nicola Caracciolo ha impregnato d’inchiostro pagine e pagine di scritti e denunce, ha presieduto decine di incontri e dibattiti, ha discusso con la parte più sensibile e ragionevole della politica, per ottenere anche questa vittoria che purtroppo non potrà vedere, ma che tutta la Maremma gli deve, perché dietro questo risultato c’è l’impegno decennale di un uomo semplice e modesto, dai modi signorili e pacati, ma forte come un leone. Un nome, quello di Nicola Caracciolo, che i politici, oggi favorevoli, ieri avversari, stentano a pronunciare, perché si dice che una volta illuminati dalla grazia del buon senso, si ha poi l’impressione di averlo sempre avuto».