MANCIANO – “Non c’è nessun buco nel bilancio di previsione. La verità è che alla minoranza non importa nulla dei cittadini e delle attività produttive del territorio ma si impegna solo a fare confusione e a gettare fumo negli occhi della gente. La manovra di bilancio non solo non è priva di contenuti, come vuole far credere il gruppo di minoranza, ma saranno gli stessi cittadini a vedere come i soldi risparmiati finiranno nelle proprie tasche”.
Questa la replica dell’assessore al Bilancio del Comune di Manciano, Roberto Bulgarini, alla minoranza.
leggi anche
“Gli ex assessori Giulio Detti e Antonio Camillo – continua Bulgarini – farebbero bene a non dimenticare i capolavori che hanno fatto durante i loro mandati. Negli anni nei quali Detti era assessore al Bilancio e Camillo vicesindaco, la Corte dei Conti ha sempre contestato il loro operato ravvisando, come è scritto nella relazione di fine mandato 2012-2016, ‘il mancato accantonamento del fondo di svalutazione crediti nella misura di almeno il 25 percento dei residui riferiti ai titoli primo e terzo dell’entrata’.
Inoltre, che ‘l’Ente non aveva provveduto ad effettuare in bilancio la corretta e integrale contabilizzazione delle movimentazioni dei flussi di cassa relativi alle entrate a specifica destinazione’. E poi, la Corte dei conti nel 2014 aveva rilevato ‘la non corretta determinazione in quanto la quantificazione effettuata dall’Ente non corrisponde al saldo delle cancellazioni dei residui attivi e passivi effettuate per la successiva reimputazione agli esercizi’.
Insomma – conclude Bulgarini -, Detti non venga a insegnare niente a nessuno, in quanto, i ‘suoi’ sono stati gli anni in cui le tasse sono state portate al massimo”.
“Questa manovra ha 120 capitoli di spesa e su due capitoli ci è sfuggito il segno ‘minore’ – spiega il funzionario del Comune di Manciano, Sergio Rosso – e quindi a una cifra di circa 60mila euro è stato assegnato segno +. Il buco di 60mila euro quindi non è altro che l’errato addebito del segno maggiore anziché minore: una svista di cui siamo pienamente responsabili e che abbiamo corretto. Questo verrà sopperito mediante una richiesta di modifica della delibera, già predisposta e corredata di tutti i pareri, che verrà presentata domani giovedì 25 giugno in Consiglio comunale.
A questo errore di digitazione si rimedierà applicando una quota di avanzo di amministrazione libero – conclude -. La quota di avanzo di amministrazione non applicata passerà da 172mila euro circa a 113mila euro circa”.