GROSSETO – Lunedì sera Cgil, Cisl e Uil hanno inviato una breve nota alla direzione generale della Usl Toscana Sudest, Antonio D’Urso, per comunicargli la propria contrarietà al ricorso a laboratori d’analisi esterni accreditati per svolgere il ruolo di punti di prelievo e svolgere esami diagnostici.
«Il nostro punto di vista confederale che coinvolge tutte le categorie – sottolineano Claudio Renzetti (Cgil), Fabrizio Milani (Cisl) e Federico Capponi (Uil) – è che vada subito sospeso il bando per la presentazione di manifestazioni d’interesse da parte dei laboratori privati. Perché i servizi di analisi e prelievo del sangue devono essere garantiti dalle strutture pubbliche, in tempi veloci e con modalità adeguate.
Cgil, Cisl e Uil hanno tutto molto chiaro già da tempo, poiché il problema degli accessi al centro prelievi del Misericordia e quello dei tempi di smaltimento degli esami diagnostici, non sono certo una novità recente. Il Covid-19, casomai, ha amplificato e evidenziato difficoltà strutturali che denunciamo da tempo. Ed alle quali abbiamo chiesto di ovviare sia individuando almeno un altro punto prelievi in città, sia incrementando il personale dedicato.
Poiché la storia c’insegna che non c’è niente di più definitivo di ciò che inizia come provvisorio, chiediamo all’azienda di fermarsi e di convocare velocemente le organizzazioni sindacali per un confronto di merito, per dare nel minor tempo possibile una risposta urgente nel modo più appropriato ai bisogni dei cittadini utenti del servizio sanitario regionale.
La situazione è incandescente – concludono da Cgil, Cisl e Uil – ed è opportuno evitare che il malcontento degeneri. Perché il rischio concreto è che in assenza di risposte adeguate, sindacati, lavoratori e cittadini si trovino a dover manifestare insieme le proprie insoddisfazioni».