FIRENZE – Da quando è nato è stato sempre più la porta di accesso ‘smart’ ai servizi on line della Regione, ma anche agli open data e alle ‘stanze’ virtuali dove informarsi ed esprimere giudizi sulle questioni e i progetti aperti alla partecipazione dei cittadini. Un portale moderno e semplice da usare. Ora Open Toscana, open.toscana.it, si rinnova.
“Per rendere sempre più semplici ed accessibili i servizi digitali della Regione e di tutta la pubblica amministrazione toscana” spiega l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli.
“Oggi infatti – aggiunge – è sempre più necessario semplificare e dare la possibilità di fare da casa una serie di operazioni che riguardano il lavoro e la vita di tutti i giorni. E cosa c’è di più semplice e accessibile di una app? Per questo non ci siamo limitati a rinnovare il sito ma abbiamo anche una app che permette di fare tutto in palmo di mano, usando semplicemente lo smartphone, e senza paura di perdere le scadenze perché il sistema di notifiche permetterà di restare sempre aggiornati”.
Sono oltre novecento i servizi della Pa toscana individuati: si potranno ricercare per ente, titolo, descrizione o argomento, da quelli della Regione a quelli di Comuni, Province e Unioni di Comuni, ma anche ulteriori settori della pubblica amministrazione. Quelli della Asl e della sanità ad esempio, disponibili fin dalla prima edizione del portale: per prenotarsi esami e prestazione tramite il Cup, per accedere al proprio fascicolo sanitario che raccoglie tutti i referti ed analisi fatti, per cambiare il medico di famiglia. Si potranno pagare anche on line, dalla piattaforma regionale, i servizi di più comuni. Si potrà accedere ai servizi della giustizia digitale, a bandi di finanziamento, alle tante opportunità del programma Giovanisì e a molto altro ancora.
“Quando alcuni anni fa abbiamo lanciato Open Toscana – ricorda Bugli – pensavamo fosse necessario un cambio di mentalità per favorire le persone e le aziende a usare i servizi digitali anziché recarsi agli sportelli. Oggi vediamo che gli accessi al sito sono triplicati. Open Toscana viene usato non solo per i servizi on line ma anche per partecipare con idee e contributi ai progetti della comunità, per informarsi e per accedere ai dati”.
“Tutto questo – tira le somme – è il segno che siamo sulla strada giusta. Il portale è cresciuto e il nostro impegno è rilanciare per continuare a farlo crescere. Durante l’emergenza Covid i cittadini hanno potuto sperimentare questo tipo di servizi per oggettiva necessità, ma grazie a piattaforme come Open Toscana possono diventare un modo nuovo, quotidiano e normale di accedere alla pubblica amministrazione”.
La app ufficiale di Open Toscana è già disponibile sia per Android che per Ios nei rispettivi store. Per accedere ai dati sensibili e a funzioni delicate è necessario disporre di un account Spid, il sistema pubblico di identità digitale, attivabile gratuitamente in pochi clic (soprattutto se si ha già una tessera sanitaria attivata). L’accesso con Spid consente di ricevere anche notifiche personalizzate collegate al proprio codice fiscale, come il bollo auto. Per molte altre sezioni l’accesso è comunque libero e non occorre disporre di una identità digitale.
Le aziende avranno accesso diretto a tutta una serie di bandi. Particolarmente ricca è è la sezione sugli open data: oltre 4000 set di dati aperti della Pa Toscana, compresi gli aggiornamenti sui numeri dell’epidemia Covid-19 provenienti dall’Agenzia regionale di sanità. Si tratta di dati, come quelli sul traffico o la mobilità, utilizzate dalla grandi company ma anche da start up e piccole imprese per implentare le loro applicazioni.
“Un elemento dunque – si sofferma l’assessore – sia di trasparenza sia capace di generare sviluppo economico”. Il dataset toscano è uno dei più ricchi d’Italia.
Da Open Toscana si accede anche alle news e ai servizi di Toscana Notizie, l’agenzia di informazione della giunta regionale, e al nuovo sito della cooperative di comunità (coopdicomunita.toscana.it), dove si raccontano i progetti in corso e gli eventi promossi all’interno di questo autentico laboratorio di innovazione sociale promosso dalla Regione.
E poi si possono raggiungere le pagine di Accoglienza Toscana, accoglienza.toscana.it, dedicate appunto alle migliore pratiche di accoglienze, ci si può collegare al sito Toscana Sicura, sicurezza-toscana.it, che racconta le politiche per la sicurezza urbana della Regione, si può raggiungere pure il sito plastic-free.toscana.it, per conoscere meglio l’iniziativa regionale per liberare mare e spiagge dalla plastica.
Infine ci sono il sito Collaboratoscana, collabora.toscana.it, che descrive il percorso avviato dall’assessorato alla presidenza della Regione sull’economia della condivisione e della collaborazione, e le pagine dedicate ai processi partecipativi – partecipa.toscana.it – promossi grazie alla legge sulla partecipazione. Open Toscana dispone anche di un proprio profilo facebook e twitter.
In tre anni Open Toscana ha visto praticamente triplicare le sessioni di accesso (da poco meno di 200 mila a oltre 550 mila nel 2019) e pure gli utenti (da 131 mila a quasi 362 mila). Un vero successo in termini di innovazione della pubblica amministrazione, sempre più accessibile e vicina ai cittadini.