GROSSETO – “Siamo alle porte coi sassi per le elezioni regionali in Toscana e magicamente ai piani alti si accorgono che anche la Maremma ha bisogno di infrastrutture moderne e sicure: così per il ministro Paoloa De Micheli la Tirrenica diventa una delle priorità nazionali“.
A scriverlo, in una nota, Elisabetta Ripani, deputata di Forza Italia.
“La campagna elettorale è dunque entrata nel vivo – prosegue – e da Roma lanciano l’assist per il voto di settembre ai compagni di partito toscani, che lodano le promesse del ministro con applausi scroscianti. Annuncio ad orologeria, oppure sarà la volta buona?
Noi che facciamo il tifo per la Maremma ci speriamo. Ma questo Governo ha fatto dell’annuncio inconcludente il suo credo politico, l’emergenza Covid purtroppo insegna. La prudenza pertanto è d’obbligo, soprattutto su una vicenda che si trascina da oltre mezzo secolo, fatta di fughe in avanti e improvvise retromarce.
Il ministro De Micheli dice che la Tirrenica si farà, parlando però ancora al futuro e senza indicare percorsi, risorse e tempi certi. Lo aveva già detto in concomitanza della mobilitazione di Grosseto di 8 mesi fa. Anche l’emendamento al Milleproroghe di inizio anno, per il passaggio di concessione da Sat a Anas, è rimasto per ora un impegno solo sulla carta: una volta rimandate le regionali, la Tirrenica è tornata a raccogliere la polvere nei cassetti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Allo stato dei fatti siamo ancora con un pugno di mosche in mano e ben lontani dalla meta, con il rischio che le promesse fungano da specchietto per le allodole in vista del voto di settembre, per poi vedere la realizzazione dei lavori chissà quando.
Il Governo allora non perda altro tempo e proceda rapidamente con l’iter burocratico per l’adeguamento e messa in sicurezza dell’Aurelia – conclude Ripani -: la Maremma ha bisogno di aprire i cantieri, le passerelle e le promesse elettorali non bastano più. Forza Italia vigilerà come sempre ad ogni livello Istituzionale affinché tutto proceda correttamente e senza assistere all’ennesima bugia ‘rossa’”.