GROSSETO – Da soli davanti alla commissione. Così cambia l’esame di maturità al tempo del coronavirus. Dietro ad un pannello di plexigass e con un solo accompagnatore ad assistere all’esame, i ragazzi hanno affrontato la sfida con la maturità.
Quest’anno, così come deciso da tempo per le misure di contenimento del contagio, non è stato possibile svolgere un “normale” esame di maturità. Nessuna prova scritta, ma soltanto un’unica prova orale nella quale i ragazzi hanno discusso un loro elaborato, su materie specifiche diverse da istituto a istituto, e risposto alle domande della commissione di docenti, formata da un presidente esterno e da sei membri interni.
Visto il periodo straordinario anche l’esame è stato rivoluzionato così come il sistema di valutazione: oltre alla prova orale sarà tenuto conto del percorso di studi del maturando.
All’istituto Fossombroni il primo ad affrontare l’esame è stato Thomas Lelli. «In tutto è durata circa 45 minuti – ci racconta sulla porta della scuola visibilmente sollevato – Ero molto emozionato quando sono entrato in palestra e mi sono seduto davanti alla commissione. Poi una volta iniziato a parlare non ho più pensato alla tensione. Abbiamo parlato dell’elaborato che ho fatto e mi poi mi hanno fatto anche qualche domanda, una anche su come ho vissuto il periodo di quarantena e del lokcdown».
Ogni commissione dovrebbe esaminare circa cinque studenti al giorno. A Grosseto tutto si è svolto senza particolari problemi anche perché nei giorni scorsi i vari istituti si erano organizzati per poter seguire tutte le linee guida indicate nei protocolli del ministero.
Tra le misure assunte l’ingresso separato per chi entra e per chi esce nelle aule d’esame, di solito palestre o auditorium, gel igienizzanti all’ingresso delle scuole, distanziamento tra i docenti della commissione e come detto il pannello di plexiglas tra lo studente e i professori.