MASSA MARITTIMA – Una commemorazione in forma ridotta a causa delle norme di sicurezza imposte dall’emergenza Covid–19, ma ugualmente intensa e ricca di significati legati alla memoria quella che si è svolta oggi a Niccioleta, frazione mineraria di Massa Marittima dove, tra il 13 e il 14 giugno del 1944 fu teatro di una delle stragi più efferate avvenute in Toscana contro la popolazione civile.
Furono 83 i minatori barbaramente uccisi dai nazifascisti, a Niccioleta e in altre località delle Colline Metallifere, colpevoli solo di difendere il loro posto di lavoro e di non essersi presentati ai posti di polizia dei tedeschi e dei fascisti.
Un breve corteo con in testa i familiari delle vittime e tutte le autorità, ha attraversato il paese per poi depositare una corona al “Cippo della memoria” eretto in ricordo di quella strage che è rimasta praticamente impunita. Alla cerimonia era presente il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini, il prefetto di Grosseto Domenico Ponziani, il questore Fabio Marsilio, il sindaco di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine, il sindaco di Castelnuovo Val di Cecina Alberto Ferrini, il maggiore Luigi Perri dell’Arma dei Carabinieri, il presidente Anpi provinciale ( Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Flavio Agresti e i rappresentanti delle Anpi di Massa Marittima, Gavorrano e Follonica.
“Siamo convinti- ha detto il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini nel suo discorso – che sia indispensabile mantenere il ricordo di quanto è accaduto: conservarne la memoria è un compito essenziale, soprattutto di fronte agli inaccettabili tentativi revisionisti. Consapevoli che la ricorrenza avrebbe meritato un’impronta di partecipazione diversa dall’attuale – ha aggiunto – , riteniamo doveroso, seppur nelle restrizioni, ricordare quanti furono uccisi dalla barbarie nazifascista e sottolineare ancora una volta l’importanza di tramandare la memoria storica, testimoniando quanto la Strage di Niccioleta rappresenti per l’intero territorio comunale, regionale e nazionale”, ha concluso il primo cittadino.