GROSSETO – “Momento difficile per la scuola e per tanti studenti che si sono trovati alle prese, improvvisamente, con la didattica a distanza. Ora che l’anno scolastico si è concluso, è anche il momento di tracciare un bilancio”
A scriverlo, in una nota, l’associazione Fare Grosseto.
“L’utilizzo della tecnologia – proseguono dall’associazione – ha tamponato parzialmente l’emergenza e occorre fare un distinguo tra gli studenti. I diversamente abili, ad esempio, sono stati quelli che hanno vissuto momenti più difficili nel periodo del lookdown per il covid-19. E’ stato sperimentato che la scuola con la didattica a distanza è poco congeniale per loro. Un problema in più che non è sempre stato preso in considerazione.
Giusto è stato l’intervento della deputata della Lega Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione cultura alla Camera, che ha chiesto al governo quali siano le soluzioni pensate per tutelare gli alunni con disabilità alla ripresa delle scuole. Alzare la voce e porre l’attenzione della politica sulla questione è stato importante.
La problematica dei diversamente abili con l’emergenza sanitaria si è solo acuita. In realtà problemi c’erano anche prima del Covid-19, come la mancata copertura, nei casi più gravi, di tutte le ore a scuola con il docente di sostegno e il quasi abbandono dello studente al termine della scuola dell’obbligo.
Lo studente con diversa abilità è alunno di tutti gli insegnanti della classe. Tutti i docenti del consiglio di classe dovrebbero essere formati. Nel percorso accademico di formazione iniziale dei docenti si dovrebbero prevedere corsi con queste specificità. Diversamente possiamo parlare di tentativi di inclusione, ma non certo di inclusione reale.
In ogni caso la nostra città può considerarsi per certi aspetti isola felice rispetto ad altre realtà, grazie ad esempio all’impegno delle associazioni di volontariato.
Il Covid-19 ha insegnato che in futuro per tutto occorrerà competenza e conoscenza e che incarichi e ruoli dovranno essere assegnati solo a chi ha le capacità – concludono da Fare Grosseto – le amministrazioni dovranno fare scelte proiettate in questa direzione, soprattutto nel sociale e nella scuola”.