GROSSETO – L’undici giugno era la data fissata per la finalissima della 46esima edizione della coppa Bruno Passalacqua. L’evento non si è giocato sul campo di calcio, nemmeno tra due squadre ma si è trasformato in una conviviale dell’intero staff che cura la manifestazione.
L’idea è stata di Francesco Luzzetti, il patron: “Il rinvio della coppa è stato doveroso ma anche tanto doloroso per tutti noi. Ci sono mancate le serate sul campo, la preparazione alla partita, vedere i ragazzi scaldarsi, rientrare negli spogliatoi, salutare la terna di turno, stringere le mani di chi entrava nell’impianto. C’è mancato vedere le formazioni al centro e il fischio iniziale. Come sempre il tutto rinchiuso tra sorrisi, scherzi, fotografie varie. C’è mancata la stampa, la radio, la televisione e i loro protagonisti, i fotografi, la polemica del giorno dopo. Per questo siamo qui stasera, per stare insieme, per ridere e scherzare cercando di addolcire l’assenza di un torneo che il territorio ama”.
“Essere qui stasera – conclude Luzzetti – è bello perché giochiamo e scherziamo come dei ragazzini, a dimostrazione che ci vogliamo bene”. Il comitato del Passalacqua ha consegnato all’Invictasauro la nuova biglietteria intitolata a Rosalba, la moglie del patron scomparsa nel 2016.