CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – “Per piccoli e medi centri turistici si prospetta una situazione insostenibile. Ci uniamo all’appello dei sindaci, tra questi Volterra, Castiglione della Pescaia e San Gimignano che chiedono al Governo di implementare risorse a sostegno di queste realtà”, dichiarano il capogruppo Pd Leonardo Marras, e i consiglieri regionali Pd Alessandra Nardini e Simone Bezzini.
“I piccoli e medi Comuni con meno di 15mila abitanti a forte vocazione turistica rischiano di pagare il prezzo finanziario più alto delle conseguenze della pandemia. In Toscana 46 Sindaci – tra questi i primi cittadini di città come San Gimignano, Montalcino, Greve in Chianti, Montepulciano, Volterra, San Vincenzo, Pienza, Castiglion dei Pepoli, San Quirico d’Orcia, Castiglione della Pescaia, Quarrata, Buonconvento, Sarteano, Chiusi, Barberino del Mugello – hanno sottoscritto un appello rivolto ai capigruppo di Camera e Senato sulle pesanti ripercussioni dell’emergenza sanitaria.
Chiediamo che sia anche la Giunta regionale a sollecitare il Governo affinché incrementi ulteriormente il fondo per il turismo del Decreto Rilancio, prevedendo risorse specifiche a sostegno delle richieste di quei Comuni caratterizzati da un alto potenziale turistico.
Chiediamo, inoltre, in sede di Conferenza Stato-Regioni, di avviare un confronto per ridefinire, alla luce delle pesantissime conseguenze finanziarie prodotte sui bilanci degli enti locali dalla diffusione del COVID-19, sia i criteri in base ai quali considerare in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, sia le procedure ed i termini per il riequilibrio finanziario”.
E’ quanto hanno chiesto alla Giunta regionale Marras, Nardini e Bezzini con la mozione “In merito alle prospettive dei piccoli e medi comuni turistici a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 “.
“Le proiezioni dell’Irpet sul turismo nella nostra regione prevedono, nell’ipotesi più ottimistica, un calo complessivo delle presenze intorno al 38 per cento – continuano -; mentre nello scenario più negativo il calo si attesterebbe al 67 per cento. Una situazione che per i piccoli e medi comuni a vocazione turistica si traduce in entrate tributarie ai minimi termini, come hanno evidenziato i sindaci nell’Appello per salvare i gioielli turistici d’Italia, e in una messa in discussione della tenuta dei bilanci, con conseguenze sulla cura del patrimonio artistico, culturale, monumentale, architettonico.
Le misure contenute nel Decreto Cura Italia del Governo anche se ne apprezziamo lo sforzo, non bastano: per questo i Comuni sollecitano il Governo ad incrementare il fondo destinato a tutte le città turistiche dando loro anche la possibilità di manovra nell’ambito dei bilanci, ad esempio il gettito Imu destinato allo Stato e di stabilire una soglia di solidarietà al Fsc, oltre la quale bloccare il contributo dei singoli Comuni.
Anche alla Regione Toscana – concludono – chiediamo di fare uno sforzo aggiuntivo invitando il Governo a stanziare ulteriori risorse in grado di aiutare quei piccoli e medi centri turistici che negli anni hanno visto crescere e consolidare la loro attrazione turistica e che oggi, nella fase post emergenza Covid, rischiano di avere ripercussioni insostenibili”.