GAVORRANO – Un cambiamento al paesaggio che salta subito all’occhio da lontano: una grande impalcatura che avvolge l’intero Pozzo Roma, uno dei simboli del passato minerario gavorranese. È stato infatti terminato in questi giorni il suo montaggio, che permetterà la manutenzione della struttura da parte della società proprietaria del sito minerario Eni Rewind, già Syndial.
Attraverso alcuni scatti odierni vogliamo parlare di questo luogo storico e ricordare il passato minerario proprio oggi, il giorno dell’anniversario del tragico incidente di Alfredino Rampi, il bambino di sei anni che 10 giugno 1981 a Vermicino, cadde in un pozzo di 67 metri di profondità. Dopo quasi tre giorni di inutili tentativi di salvataggio, in cui l’intero Paese trattenne il fiato nella speranza che fosse possibile salvarlo, il bambino morì dentro il pozzo e furono proprio i minatori di Gavorrano, chiamati per scavare il tunnel grazie al quale fu possibile raggiungere e recuperare i resti del bambino.