SCARLINO – “Il segretario del Pd Giacomo Termine sembra fare come i giocatori delle squadre in difficoltà che pensano solo a spedire la palla in tribuna”.
Così il segretario provinciale della Lega Andrea Ulmi commenta le parole di Giacomo Termine che chiama in causa il suo partito sulla vicenda dell’Inceneritore di Scarlino.
“La Lega – afferma Ulmi – a differenza del Pd è sempre stata coerente nella sua posizione contraria all’inceneritore di Scarlino. Lo è stata perché abbiamo sempre ritenuto questo impianto inadeguato. Spostare il dibattito su un tema regionale dei rifiuti che abbraccia realtà e sensibilità diverse non risolve il problema di un Pd che, su Scarlino, ha sempre fatto il gioco delle tre carte, opponendosi sul piano locale, per poi autorizzare più volte l’impianto quando era alla guida della Provincia e continuare nell’iter comandando la Regione”.
“E, in riferimento all’inceneritore di Venezia, Termine evidentemente è poco informato o confuso a causa dei troppi incarichi che detiene – afferma il segretario della Lega- intanto perché il termovalorizzatore della città veneta va a sostituire la vecchia centrale Enel alimentata a carbone e con il css/cdr, il combustibile derivato da rifiuti, che verrà riconvertita a gas. Il nuovo impianto brucerà la stessa quantità di rifiuto di prima, tanto che ad opporsi non è tutta la popolazione locale, come avviene per Scarlino, ma vi sta giocando una battaglia politica il Pd nel suo classico stile radical chic. In quel caso, rinunciando al carbone per passare al gas, e con la stessa quantità di rifiuto bruciato è plausibile che l’inquinamento della zona diminuisca. Non è così a Scarlino, dove l’inceneritore va ad alterare un equilibrio ambientale già fragile”.
“Mi domando quale sia la visione strategica della sinistra per la piana di Scarlino – afferma il segretario -. Magari Termine farebbe bene più che a guardare alla Lega, partito cui diversi sindaci ed amministratori stanno aderendo e non certo lasciando, a riflettere sul perché dopo decenni il Pd stia perdendo il governo dei territori, anche a causa della sua cattiva amministrazione. Come Lega crediamo che la piana di Follonica e Scarlino debba conciliare tre aspetti fondamentali: sviluppo, lavoro, ambiente. Non è facile, ma è sicuramente realizzabile. Da un lato c’è un polo chimico che da anni è all’avanguardia anche nell’ottenimento delle più importanti certificazioni nazionali ed internazionali e che dà lavoro a centinaia di persone, dall’altro ci sono le bonifiche da effettuare che, unite ad un’industria che già oggi guarda alla sostenibilità, potranno garantire quel salto di qualità turistico di cui beneficerebbe tutto il territorio del Golfo”.
“In questi equilibri – conclude Ulmi – per noi non trova spazio l’inceneritore e come Lega siamo sempre stati coerenti senza averlo autorizzato per ben cinque volte dentro gli uffici, per poi pubblicamente mostrarsi contrari come ha fatto in questi anni il Pd”.