GROSSETO – «Il Consiglio comunale di ieri, dedicato alle mozioni presentate dai gruppi consiliari di opposizione, si è concluso con la bocciatura di tutte le proposte» affermano i consiglieri comunali Carlo De Martis, Marilena Del Santo (Lista Mascagni Sindaco), Lorenzo Mascagni, Manuele Bartalucci, Ciro Cirillo, Marco Di Giacopo, Catuscia Scoccati (PD), Gianluigi Perruzza, Francesca Amore, Daniela Lembo, Antonella Pisani (M5S), Rinaldo Carlicchi (Italia Viva).
«Che si discuta dell’opportunità di inserire un Tavolo dedicato all’arte e alla cultura nell’ambito dei lavori del Nucleo Fenice, o di varare un piano straordinario di sostegno a locali ed attività commerciali, o di eliminare restrizioni alla vendita con asporto, o di ridurre gli affitti per famiglie e imprese, per la maggioranza non fa differenza: qualsiasi suggerimento proveniente dall’opposizione deve essere bocciato».
«Quel che più preoccupa è che sindaco e maggioranza si rifiutano di confrontarsi non solo con l’opposizione, ma anche con l’eccezionale momento storico che stiamo vivendo, che imporrebbe di prendere in considerazione un nuovo modello economico ma anche ad un nuovo modello sociale e culturale. Purtroppo nulla di tutto questo alberga nelle menti di Giunta e consiglieri di maggioranza» prosegue la nota dell’opposizione.
«E così abbiamo appreso che non c’è bisogno di istituire un Tavolo di lavoro dedicato al mondo dell’arte e della cultura (grandi assenti dai lavori del Nucleo Felice) per studiare le strategie di ripartenza dopo la pandemia e sostenere gli operatori del settore, come proposto dal Consigliere De Martis. Anzi, nessuno si deve azzardare neppure a porre il problema! Peccherebbe di lesa maestà nei confronti di una Giunta che – questa, nella sostanza, la risposta di un assessore alla cultura in evidente imbarazzo – negli anni scorsi avrebbe già fatto tutto quel che c’era da fare nell’ambito delle politiche culturali. Come a dire che chi ha avuto ha avuto, e gli altri ora si arrangino».
«Identica sorte è toccata alla mozione a firma PD e Lista Mascagni sindaco finalizzata a sostenere i locali e le attività commerciali con un articolato pacchetto fatto di misure economiche, di interventi per migliorare l’arredo urbano e di soluzioni per una fruizione più ampia ed efficace degli spazi pubblici, a cominciare dall’introduzione di ‘zone 30’, così come sollecitato anche dal Movimento 5 Stelle. Una mozione che è stata integrata dalla proposta dei 5 Stelle, condivisa anche da Italia Viva, di consentire alle attività economiche un uso gratuito e temporaneo di porzioni di piazze, parchi e Mura medicee. Ritenevamo e riteniamo che la ripresa nella nostra città passi anche attraverso un sostegno alle categorie maggiormente colpite dalla pandemia, anche attraverso nuove idee e nuovi modi di vivere gli spazi urbani».
«Evidentemente non la pensano così la Giunta e la maggioranza, anche se in consiglio Comunale nessuno si è degnato di esplicitarne le ragioni. Proprio così: né su quest’ultima mozione, né su quella finalizzata a rimuovere le limitazioni alla vendita con asporto delle bevande nel centro storico, proposta da Italia Viva, nessuno dei consiglieri di maggioranza ha preso la parola: si sono limitati a votare contro, bocciando le mozioni. Stessa sorte è toccata alla mozione del Consigliere De Martis per alleggerire gli affitti a famiglie ed imprese attraverso un meccanismo di riduzione dell’IMU. Altri Comuni hanno invece raccolto questa proposta, e là i cittadini potranno così godere di benefici che a Grosseto dobbiamo scordarci» continuano i consiglieri.
«Nei momenti di maggior difficoltà tutte le forze politiche e sociali di una comunità si dovrebbero mettere insieme per progettare la ripartenza. A Grosseto questo non è stato sino ad oggi possibile a causa dell’arroganza di una maggioranza che si reputa del tutto autosufficiente e che, per nascondere il sempre più evidente arretramento rispetto a tante altre amministrazioni comunali, non sa fare altro che esasperare una logica divisiva che non può portare nulla di buono. Dispiace per la città! Noi, comunque, continueremo a lavorare per il bene di tutti i cittadini».