SCARLINO – “Per quanti non avessero avuto modo di assistere alla diretta facebook del signor Eugenio Giani, candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Toscana, questi ha testualmente asserito in merito all’incenerimento ‘non è tollerabile a Scarlino ci sia un impianto chiuso da tanto tempo…scelgo un sito e vado a dritto con i carri armati‘”.
A parlare Mario Monciatti, presidente Comitato per il no all’inceneritore di Scarlino.
“Oggi – prosegue – abbiamo appreso dal candidato Giani che quanto ci è stato insegnato sui banchi di scuola e dell’università, dai nostri genitori e dalla storia, cioè che il governo lo si esercita con i mezzi istituzionali, in onore alla sovrana volontà popolare ed alle leggi, sono in realtà sciocchezze, fantasie, illusioni. Almeno per il sognor Giani e per chi non lo smentisce pubblicamente.
Essere infornato su ciò di cui si tratta è opportuno per chiunque, per un uomo politico è irrinunciabile. Se Giani avesse rispettato questa regola d’oro, che con la sua esperienza non può ignorare, avrebbe saputo che la questione dell’inceneritore di Scarlino è vecchia più di 20 anni e che in tale lasso di tempo ha raccolto più sentenze di ‘condanna’, cioè di chiusura dell’impianto, di un rapinatore seriale.
Se non avesse avuto fretta di ingraziarsi i potentati politico economici, certo utili in campagna elettorale più dell’esigua popolazione della piana di Scarlino, avrebbe saputo che non solo l’impianto ha lavorato per anni in frode alla legge ed in barba alla tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori dell’intera area industriale, ma anche che sorge in un territorio gravemente inquinato, inserito nei Piano Regionale e Provinciale delle bonifiche mai attuate ed in prossimità ad una popolazione la cui condizione di salute offre, purtroppo, più di un serio motivo di preoccupazione.
Ma forse questo non interessa a chi brama di imporre la propria superficiale volontà tramite la forza e l’imposizione politica ben rappresentate dalle immagini dei carri armati da cui, tristemente, pensieri politici prevaricatori sono storicamente affascinati.
Troviamo che l’evocazione di imposizione della volontà di un’oligarchia politica con tali mezzi, per quanto figurati, sia indegna del presidente della più importante Assise democratica della nostra Regione. La sua alta funzione richiede un contegno ed una cultura democratica ben diversi.
I comitati che ‘crescono a iosa’, come dice il candidato Giani, tentando banalmente quanto inutilmente di squalificarli, sono l’espressione del dialogo interrotto e di un serio problema di rappresentatività fra la popolazione e la politica, su cui quest’ultima non si interroga reagendo con brutalità ideale ed arroganza.
Il comitato per il no all’inceneritore di Scarlino e le altre associazioni, sostenuti dalle amministrazioni locali cui il signor Giani manca gravemente di rispetto offendendo, per loro tramite, l’intera popolazione, pur nella tenace protesta ed opposizione che l’ordinamento democratico consente, tengono da sempre un attento contegno rispettoso delle Istituzioni e delle leggi.
Le stesse di cui chiedono il rispetto avverso a chi, paradossalmente come la Regione Toscana, le ignora ed infrange, come più volte sentenziato dai Tribunali.
In tal modo i comitati, i cittadini e le amministrazioni di Follonica e Scarlino – conclude – sono fieri di essere un esempio di civiltà e democrazia verso chi ha invece dimenticato il suo ruolo e vagheggia l’imposizione della propria volontà con qualunque mezzo”.