PIOMBINO – Si e’ svolto nei giorni scorsi il primo di una serie di incontri, che seguiranno anche nelle prossime settime, di approfondimento e coordinamento tra il vicesindaco Giuliano Parodi e gli operatori del Porto di Piombino.
Compagnia portuali, ormeggiatori, piloti, società Smepp e l’assessore si sono confrontati sullo stato attuale delle banchine e del traffico merci dello scalo, sottolineando criticità ma soffermandosi anche sulle prospettive che l’infrastruttura può e avere in futuro.
“È necessario – dichiara il vicesindaco Giuliano Parodi, assessore alle Infrastrutture – progettare una strategia a lungo termine che possa proiettare il porto verso l’impiego di tutte le sue enormi potenzialità: deve essere pensato per l’oggi ma sopratutto in previsione dei traffici futuri. Dobbiamo farci trovare pronti, considerando che navi di stazza superiore a quelle che attualmente navigano nelle nostre acque potranno diventare la normalità. Grandi navi merci che dovranno trovare un infrastruttura funzionale, per questo è necessario avere lungimiranza nella progettazione e nell’ampliamento, senza penalizzare gli specchi d’acqua. Abbiamo un’Autorità di sistema che, per sua stessa natura, deve lavorare sui porti di Livorno e Piombino mettendoli in relazione ed equilibrando gli attracchi e la movimentazione. Abbiamo banchine lunghe e una profondità di 20 metri, condizioni uniche e di grande valore per i traffici marittimi: in attesa della Darsena Europa il nostro porto è già pronto e funzionale per movimentazioni importanti. L’attracco e lo stallo della Costa Diadema ne è prova tangibile”.
Un altro tema cardine della discussione sono state le infrastrutture viarie.
“Sono sempre state – continua Parodi – il punto debole della nostra città ma non devono diventare un alibi per limitarne lo sviluppo: in tutta Italia esistono realtà dove i container, prima di arrivare sulle vie principali di comunicazione, sono costretti attraversare interi centri abitati e dove lo stoccaggio viene fatto a chilometri di distanza dall’approdo. Dobbiamo collegare Piombino con il resto della Val di Cornia e sfruttare le vaste aree a disposizione dei Comuni limitrofi mettendoli in relazione con le banchine. E in attesa della 398, anche se i lavori per la bretellina partiranno a breve, potenziare il collegamento ferroviario può essere la risposta immediata alle esigenze delle attività attuali e quelle future, frutto dell’assegnazione delle nuove aree”.
“Tra pochi giorni – conclude Parodi – ci sarà l’assegnazione dei nuovi spazi in banchina: per accelerare gli insediamenti costituiremo un tavolo tecnico periodico con l’Autorità di sistema portuale e tutti i fornitori di servizi così da affrontare le criticità che di volta in volta si affacceranno per gli imprenditori che investiranno sulle aree. È indispensabile in questa fase, e lo sarà in quella successiva, essere tempestivi nella risoluzione congiunta delle criticità per evitare ulteriori rallentamenti che il nostro Porto e il nostro territorio non possono più permettersi”.