FIRENZE – Una delegazione di studenti universitari, neo laureati e specializzandi in medicina, farmacia e psicologia, è stata ricevuta questa mattina dal presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha espresso solidarietà e vicinanza alle migliaia di giovani, che da giorni manifestano nelle piazze di tutta Italia, preoccupati per il loro futuro, formativo e professionale.
“Ascoltando le vostre legittime richieste e aspirazioni, sono sempre più convinto della necessità urgente di istituire una piattaforma regionale, che metta tutti quanti insieme: università, istituzioni, sindacati, camici grigi e tutti coloro che aspirano legittimamente alla specializzazione e alla dignità di un’occupazione stabile e riconosciuta nella sua utilità sociale e sanitaria – ribadisce Rossi –. Se vogliamo salvare il nostro sistema sanitario nazionale, occorre costruire, in tempi rapidi, un sistema in cui ciascuno faccia la sua parte, e mappare il reale fabbisogno. Solo così possiamo arrivare ad ampliare il numero di accessi alle facoltà, ai corsi di specializzazione, e favorire la formazione sul campo e il ricambio generazionale”.
“Chi sta andando in pensione lascia un vuoto formativo enorme, che va colmato quanto prima – aggiunge Rossi –. In Italia abbiamo 14 mila giovani medici, che si sono laureati regolarmente con tanti sacrifici, grande impegno e sostenendo corsi formativi di altissima qualità. Dobbiamo dare loro la possibilità di sanare questa ferita aperta, immettendo risorse nuove, e di svolgere, in tutta serenità, un lavoro più che mai utile e di cui c’è davvero tanto bisogno”.
“La Toscana negli ultimi anni ha fatto molta strada in questa direzione – sottolinea Rossi –. Abbiamo firmato protocolli con le Aziende ospedaliero universitarie per favorire la formazione sul campo, in collaborazione con le aziende sanitarie territoriali, finanziato circa 130 borse di studio per giovani specializzandi e avviato una riforma sanitaria, che rafforzasse il sistema, rendendolo più efficace ed efficiente. Molto lavoro deve essere ancora fatto e perfezionato, ma la strada da seguire è questa”.
“Non escludo – prosegue Rossi, che rincontrerà la delegazione nei prossimi giorni – che possano esserci fondi europei da utilizzare per il raggiungimento di questo obiettivo. E’ tutto ovviamente da valutare e approfondire. Intanto, mi farò portavoce delle istanze raccolte nelle opportune sedi ministeriali tramite la Conferenza delle Regioni, presieduta da Stefano Bonaccini”.