GROSSETO – «Un accordo sindacale è prima di tutto un risultato per i lavoratori. Come funzione pubblica della Cgil – sottolinea Salvatore Gallotta, segretario provinciale – badiamo al sodo e lasciamo ad altri la poesia. Lo scorso anno abbiamo firmato il contratto integrativo perché eravamo consapevoli che in un quadro pluriennale avrebbe costituito il presupposto per il miglioramento di quello di quest’anno, che poi puntualmente è arrivato. Col Comune di Grosseto siamo di fronte al giudice del lavoro con una vertenza per comportamento antisindacale, ma questo non ci ha impedito di partecipare alla trattativa per l’integrativo 2020 con volontà costruttiva».
Mercoledì scorso è arrivata la firma dell’accordo tra Rsu, Cgil, Cisl e Uil da una parte, e Comune di Grosseto dall’altra. «Dopo che avevamo ottenuto l’incremento del fondo da destinare alle progressioni – aggiunge il sindacalista – oggi l’87% dei dipendenti del Comune di Grosseto ha ottenuto la possibilità di fruire della “posizione economica orizzontale” (Peo). Con un meccanismo equo di incentivazione economica che per gli anni 2020/2022 annualmente permetterà al 50% dei dipendenti di ottenere uno scatto economico sulla base della graduatoria stilata per ogni categoria di lavoratori e settore di appartenenza. Il punteggio sarà calcolato su tre valori: la media triennale della performance individuale (per il 70%), l’esperienza formativa maturata nell’ente pe il 20% e quella maturata nello svolgimento dell’attività lavorativa negli ultimi anni (per il 10%). A parità di punteggio la progressione economica sarà assegnata alla categoria economica più bassa e al dipendente in servizio da più tempo».
«Al di là del suo valore intrinseco, da più di 10 anni non venivano contemplate progressioni economiche – prosegue Gallotta – quest’accordo costituisce una svolta positiva nelle relazioni sindacali nel Comune capoluogo. E conferma la bontà dell’accordo sottoscritto nel 2019, quando su nostra proposta furono accantonati 42mila euro per questo specifico istituto (Peo), con l’impegno all’avvio della trattativa sulle progressioni economiche sin dai primi mesi di quest’anno. Il risultato raggiunto è anche stato facilitato dal maggior numero di pensionamenti effetto di “quota 100”, e dal diverso indirizzo assegnato alla ricostituita delegazione di parte pubblica».
«Superfluo sottolineare che non ha senso la gara a rivendicare un risultato che è di tutte le organizzazioni sindacali. Siamo riusciti a ottenere un risultato in linea con le aspettative dei dipendenti del Comune e con quelle dell’Amministrazione, che, grazie all’impegno dei lavoratori ha garantito e continuerà a garantire i servizi alla città e in questo periodo di emergenza da Covid. Sia sul campo, come nel caso della polizia municipale o della protezione civile, sia in modalità smart working, che coi dipendenti presenti nelle sedi comunali».
«L’accordo rimane un investimento sulla valorizzazione del personale – conclude il segretario della Funzione pubblica Cgil – che speriamo sia di esempio anche per altri enti. Uno per tutti l’Ente Provincia, anch’esso fermo con le Peo da oltre 10 anni, che peraltro ha al proprio vertice il sindaco di Grosseto. Certi che questo positivo risultato darà forza alle organizzazioni sindacali nell’affrontare le sfide dei prossimi mesi, per garantire lavoro “buono e consolidabile”, con una contrattualità di 2° livello di valore in tutti i comparti pubblici e privati».