GROSSETO – “L’Anpi grossetana partecipa idealmente, con la testa e con il cuore, alla Festa della Repubblica, non potendo farlo fisicamente a causa delle tutele sanitarie vigenti”.
A scriverlo, in una nota, Flavio Agresti, presidente del comitato provinciale Anpi Grosseto “Norma Parenti”.
“Con la scelta della forma istituzionale repubblicana – prosegue – 74 anni fa il popolo italiano si liberava di una monarchia inetta e compromessa con il fascismo, del quale condivise ogni nefandezza, compresi il colonialismo, le leggi razziali del ’38 che aprirono la via alla persecuzione degli ebrei, culminata nella Shoah, e l’entrata in guerra a fianco dei nazisti. Il 2 giugno è perciò una ricorrenza fondamentale della nostra memoria, che diventa ancor più rilevante se, com’è corretto, all’avvento della Repubblica associamo la promulgazione della Costituzione, intervenuta due anni dopo a completare il passaggio dell’Italia alla modernità, avviato dal Risorgimento.
L’uno e l’altro sono atti che, per unanime riconoscimento, portano il segno dell’Antifascismo e della Resistenza e proiettano il nostro Paese nel futuro. In essi gli italiani si riconoscono al di là delle diverse appartenenze culturali e politiche, ma sempre ispirate ai valori della libertà e della democrazia: chiunque abbia il senso delle istituzioni non dovrebbe in alcuna maniera piegarne il significato universale a propositi propagandistici di parte, ricadenti nell’ambito proprio della dialettica politica.
La Repubblica e la Costituzione sono patrimonio di tutti, come le date nelle quali esse si celebrano; incarnano la base della nostra convivenza civile e indicano la via per dare efficacemente risposta alla crisi in essere e a quella che rischiamo di subire sul piano economico e sociale, con l’aumento delle diseguaglianze indotto dal Coronavirus, se non interverrà una politica lungimirante che persegua l’equità e inauguri un modello di vita migliore fondato sulla tutela ambientale.
Per questo, sia la rappresentanza e la centralità del Parlamento, sia i precetti costituzionali ispirati al rispetto e ai diritti inalienabili della persona umana, dovranno essere tutelati e promossi chiamando a raccolta le principali correnti ideali del Paese, dalla sinistra laica e di ispirazione socialista, al moderatismo, fino alla destra liberale, sollecitando il concorso dell’afflato umanista delle stesse confessioni religiose.
Molte barriere vanno abbattute, poiché nessun pensiero otto-novecentesco è da solo capace di dare un futuro migliore al mondo; tra queste è da spazzare via il sovranismo al fine di globalizzare i diritti, la libertà e la democrazia, per tutelare la pace, offrendo alla politica la possibilità di rigenerarsi e di ritrovare la necessaria autorevolezza. La piena attuazione della Costituzione, troppo spesso disattesa, e della coeva Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per cui ci battiamo, sono tappe irrinunciabili di questo percorso senza alternativa che non sia una rovinosa decadenza epocale.
Con la conferma di questo difficile ma esaltante impegno, che proponiamo a tutti i sinceri democratici, l’Anpi celebra solennemente la Repubblica, nata il 2 giugno 1946.
Viva l’Europa dei popoli – conclude -. Viva l’Italia democratica e Antifascista. Viva la Costituzione. Viva la Repubblica”.