GROSSETO – Dopo mesi di silenzio e di mancate risposte, è stata finalmente convocata per giovedì 4 giugno la IV Commissione consiliare per approfondire e discutere le questioni degli impianti a biogas che accerchiano l’abitato di Grosseto e delle maleodoranze che appestano la nostra città.
«Una convocazione fortemente voluta da tutte le forze di opposizione nel Consiglio comunale – Movimento 5 Stelle, Lista Mascagni Sindaco, Partito Democratico, Italia Viva – che, perdurando l’indifferenza del Sindaco e dei suoi assessori, hanno deciso di avvalersi delle prerogative stabilite dal Regolamento del Consiglio comunale, che prescrive l’obbligo di convocazione quando a richiederlo sia almeno un quinto dei consiglieri». Così si legge nella nota firmata dai consiglieri comunali Gianluigi Perruzza, Francesca Amore, Daniela Lembo, Antonella Pisani (M5S), Carlo De Martis, Marilena Del Santo (Lista Mascagni Sindaco), Lorenzo Mascagni, Manuele Bartalucci, Marco Di Giacopo, Catuscia Scoccati (PD), Rinaldo Carlicchi (Italia Viva).
«Il Presidente della IV Commissione, accogliendo le nostre richieste, ha inoltre invitato a partecipare ai lavori della Commissione gli enti competenti – Azienda USL, ARPAT, Regione Toscana –, nonché le associazioni ambientaliste che da tempo forniscono un importante contributo sul tema: Associazione Forum Ambientalista, Associazione WWF, Associazione Italia Nostra, Comitato Grosseto Aria Pulita e Legambiente».
«Sarà l’occasione, per la prima volta, di un confronto in una sede pubblica e istituzionale».
«Servirà a capire esattamente le ragioni per le quali negli ultimi anni l’aria della nostra città è diventata irrespirabile, di chi sono le responsabilità, quali conseguenze possono derivarne per la nostra salute e, soprattutto, quali misure possono essere intraprese per risolvere il problema».
«E sarà anche l’occasione per capire una buona volta cosa ha fatto fino ad ora l’Amministrazione comunale, quali controlli e quali interventi ha eseguito, e con quali risultati».
«Era stato infatti istituito un tavolo tecnico che, tuttavia, ha completato i lavori ormai da sei mesi senza che la cittadinanza sia stata adeguatamente informata sugli esiti, se si esclude una dichiarazione dello scorso novembre con la quale il Sindaco, in modo insolitamente laconico e sbrigativo, annunciava che ‘tutto è a posto’».
«Ma sarà anche l’occasione per approfondire la questione dei fenomeni di inquinamento di acque di superficie e falde acquifere che sarebbero stati riscontrati dal Comitato Grosseto Aria Pulita e dal Forum Ambientalista alle porte della città: presso la Diaccia Botrona, lungo il fosso Molla 2 che confluisce nel canale San Rocco, ed ancora in zona San Martino».
«Una situazione che, nell’attesa degli accertamenti da parte dell’Autorità giudiziaria, ha indotto addirittura il Difensore Civico della Toscana a chiedere che la cittadinanza ne sia adeguatamente informata. Peccato che ad oggi l’unica risposta del Sindaco, che rammentiamo è l’Autorità sanitaria locale, sia stato un inspiegabile ‘no comment’».
«La Commissione del 4 giugno sarà allora l’occasione per cercare di fare finalmente chiarezza sul reale stato delle cose, a beneficio dei cittadini che hanno il diritto di conoscere se la loro salute e la loro qualità della vita sono al sicuro e in buone mani».