GROSSETO – “Quando si parla di numeri è sempre facile discutere, ma i fatti e, soprattutto, il metodo di lavoro, come in questo caso, sono difficili da obiettare”.
Così il segretario provinciale della Lega Andrea Ulmi commenta la relazione finale del Nucleo Fenice messa in campo dal Comune di Grosseto che prevede azioni per 38 milioni di euro.
“Sui numeri – afferma Ulmi – possiamo dire che i 38 milioni di euro sono un primo passo che, speriamo tutti, possano creare un volano per l’economia locale che si traduca in cifre molto più alte attraverso l’indotto ed i benefici che questa potrà creare, con quell’effetto ‘moltiplicatore’ che durante l’emergenza è diventata una parola chiave della ripartenza”.
“Già il lavoro svolto per l’estensione delle concessioni demaniali ha acceso i riflettori su quando fatto dal Comune di Grosseto – afferma il segretario della Lega – tanto da diventare un modello di ispirazione per altre amministrazioni che si stanno rivolgendo ai suoi uffici per mettere in campo gli stessi atti. Adesso c’è la conclusione del Nucleo Fenice che rappresenta un metodo esportabile e che dimostra una grande capacità di azione dell’ente, coinvolgendo nei sedici incontri e sette tavoli tutti i protagonisti della vita economica cittadina, dalle associazioni di categoria ai sindacati, per giungere, alle banche fino ai professionisti dei vari settori. Un’azione che ha permesso di elaborare un documento di azioni che non dimentica nessuno, imprese e famiglie, che spazia dal sociale alle infrastrutture, alla fiscalità”.
“A Grosseto – aggiunge Ulmi – si è scelta la via della collaborazione, dell’ascolto e dell’azione, agendo con risorse proprie, senza attendere quegli interventi di Stato che forse ci saranno, forse faranno finta e comunque, laddove sono statti approvati, tardano ad arrivare”.
“Un plauso particolare – conclude Ulmi- va ai nostri assessori Giacomo Cerboni e Riccardo Megale, che, in queste settimane di grande difficoltà, non si sono fermati, hanno saputo sapientemente guidare i loro uffici e che, nelle tante voci, hanno dato un contributo importante per garantire una rapida attuazione a quanto previsto dal documento finale del Nucleo Fenice”.