GROSSETO – “Con l’inizio della Fase 2 speriamo che la tanto auspicata ripresa non sia una chimera. Se però possiamo rivolgere i nostri pensieri all’economia è perché avvertiamo come la morsa del pericolo sanitario si sia allentata. Proprio perché spero che quei momenti di paura siano alle spalle voglio accendere un faro, oltre che sui medici e sugli infermieri, che in modo encomiabile hanno dato prova di aver interpretato il loro lavoro come una missione, sulla nostra Polizia municipale, molto spesso bistrattata e che durante l’emergenza Covid-19 ha fatto la differenza nel prevenire e contenere la diffusione del virus”. Il segretario provinciale della Lega Andrea Ulmi in una fase in cui la città prova a riprendersi da due mesi di ‘lock down’ non dimentica chi, in questo periodo, non si è mai fermato esponendosi al rischio contagio.
“La Polizia Municipale guidata dal comandante Paolo Negrini – afferma Ulmi- ha svolto un lavoro intenso durante l’emergenza, trasformandosi, di fatto, in un reparto di polizia Covid-19. Nel momento in cui l’allerta era massima e la paura teneva banco, circa sessanta componenti del Corpo sono rimasti in strada per adempiere ai loro doveri che, tra l’altro, erano anche piuttosto rischiosi. In una prima fase si sono trovati a notificare a mano la quarantena ai cittadini colpiti dal virus o che erano stati a contatto con i positivi, successivamente ad effettuare i controlli su chi era stato messo in isolamento. Se per la gran parte del personale comunale è stato possibile lavorare in smart working, per loro non è stato così e non si sono tirati indietro presidiando la città, effettuando i controlli, sanzionando chi contravveniva alle restrizioni mettendo in pericolo gli altri”. Un’azione, dunque, che il segretario provinciale della Lega elogia.
“Un elogio al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e alla sua giunta che hanno tenuto la barra a dritta nei momenti più delicati e dato un impulso alla vita amministrativa in fase emergenziale – afferma Ulmi-. Impulso che è stato raccolto dal comandante Negrini e dai suoi uomini, che hanno ritrovato in questo periodo quella compattezza che non sempre c’era stata nel passato e necessaria a svolgere un servizio così delicato. Persone che, magari, non hanno avuto la giusta considerazione pubblica per quanto fatto e che invece meritano. Perché si tratta comunque di uomini e donne che la mattina presto hanno lasciato le loro famiglie per tornare a casa in ora tarda, con tutte le preoccupazioni che l’esposizione al rischio ha comportato, soprattutto nella fase più acuta”. Andrea Ulmi mutua la frase di un famoso detto per descrivere ciò che la Polizia Municipale di Grosseto ha saputo fare.
“E’ proprio il caso di dirlo – afferma il segretario- ‘quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare’. Se a Grosseto il virus non si è diffuso un grazie particolare va rivolto alla Polizia Municipale che ha lavorato sia per il suo contenimento che in via di prevenzione, rendendo ancor più prezioso ed efficace il lavoro dei medici e del personale sanitario”.