GROSSETO – “Da ieri sono ripartiti, o meglio hanno provato a ripartire, pur tra mille difficoltà, i tantissimi artigiani, partite iva e imprenditori della nostra provincia. Commercianti, ristoratori, barristi, parrucchieri, estetisti, negozi di abbigliamento e tante altre attività, che si sono rimboccate le maniche e senza aver ricevuto aiuti concreti e veri da parte del governo Conte, stanno provando a rialzare la testa e far ripartire la nazione. Artigiani, piccole e medie imprese e non solo, che sono stati vessati anche nel pieno dell’emergenza sanitaria dalla solita burocrazia statale, alle prese con bollette da pagare e soprattutto dall’incertezza per un futuro lavorativo, stanno pian, piano ridando vita all’Italia”.
A parlare Fabrizio Rossi, presidente provinciale di FdI di Grosseto e commissario provinciale del partito a Siena, che pone l’attenzione sulla riapertura della attività produttive del 18 maggio scorso.
“Se avessimo atteso il Governo – commenta Fabrizio Rossi – ci saremmo trovati ancora adesso con tanti negozi chiusi, e con regole inapplicabili e suicide. La verità è che ancora nelle stanze governative regna il caos. L’appello che facciamo ai cittadini è quello di comprare prodotti italiani e di comprare nei negozi della città, per contribuire e aiutare le nostre aziende a rialzarsi economicamente dopo questo lungo periodo di sosta forzata. Aiutiamo le nostre aziende e il nostro Made in Italy: è questo l’invito che rivolge Fratelli d’Italia a tutti i cittadini”.
“Credere nelle proprie attività – va avanti -, nonostante l’assenza di aiuti concreti dallo Stato, imprigionati da una burocrazia statale ferrea, forse l’unica a non andare in quarantena. Chi oggi riapre ha bisogno di tutti noi e della fiducia degli italiani, di ogni estrazione sociale”.
“Chiedevamo al Governo protocolli per le imprese anti-Covid – spiega Rossi – e ci siamo invece ritrovati con protocolli anti-imprese per il Covid. Il ritardo che il governo Conte ha accumulato è a dir poco scandaloso. Sia l’ultimo Decreto Rilancio (ancora non pubblicato in gazzetta ufficiale), sia le ordinanze delle Regioni dovevano essere varati almeno una settimana prima del 18 maggio, per dare così a imprenditori e commercianti il tempo di organizzarsi e prepararsi, invece tutto è arrivato il giorno prima, dimostrando che non c’è sintonia tra il governo e gli italiani che lavorano”.
“La Fase2 di Fratelli d’Italia – spiega Fabrizio Rossi – sarà in piazza a protestare, come chiede Giorgia Meloni, contro il governo. Non sarà certo una manifestazione vecchio stile, con cortei e quant’altro in quanto ancora non si può fare, ma sicuramente sarà una manifestazione simbolica, con tutte le accortezze dovute al distanziamento sociale, che punterà, a dare una spallata definitiva al governo dei tanti annunci, ma dei pochi fatti concreti”.
“Abbiamo scelto di farlo il giorno della Festa della Repubblica per dar voce agli italiani. E lo faremo nel pieno rispetto delle regole: ci sono mille modi per dare comunque voce al dissenso degli italiani. Basta far lavorare un po’ la fantasia, fino a quando non ci faranno votare per le regionali e per le politiche. Sarà un giorno di libertà e di orgoglio” conclude il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi.