PIOMBINO – “Il recente episodio di affioramenti di una scia di microplastiche in mare pone ancora una volta alla nostra attenzione l’enorme problema che queste ecoballe costituiscono. Come sempre ci uniamo alla preoccupazione di cittadini e imprenditori: urge intervenire, il Governo ascolti l’appello del territorio”.
Il sindaco Francesco Ferrari e Carla Bezzini, assessore all’Ambiente, tornano a parlare delle 56 ecoballe scaricate in mare dalla Ivy nel 2015.
“Si tratta di tonnellate di microplastiche – continuano – che ogni giorno si disperdono in mare e costituiscono un rischio enorme per l’ambiente marino. La situazione ormai ha dell’incredibile: il commissario Aurelio Caligiore, con massimo impegno ed efficienza e collaborando con il Comune e le molte altre realtà interessate, ha già predisposto l’intervento necessario per il recupero, riconosciuto da tutti i soggetti come prioritario e urgente.
A causa di un vizio di forma, però, l’operazione ha subìto un brusco stop. Per ora, a nulla sono serviti gli appelli fatti al Governo: sarebbe sufficiente una nomina da parte del presidente del Consiglio dei ministri e le operazioni di recupero potrebbero proseguire. Per questo abbiamo scritto al presidente Giuseppe Conte e al ministro all’Ambiente Sergio Costa sollecitando un intervento in tal senso: la questione è quantomai urgente, se anche solo una delle reggette che tengono unite le ecoballe si rompesse, rischio concreto visto che si trovano in acqua da ormai cinque anni, il danno che causerebbe all’ambiente marino sarebbe incalcolabile. Senza contare le ripercussioni che avrebbe sul tessuto economico del territorio, profondamente legato al mare sia in termini turistici che imprenditoriali.
Non possiamo permettere che la burocrazia inchiodi un’operazione così importante – conclude -: la nomina del commissario Caligiore è prossima alla scadenza, il Governo si attivi subito e permetta alle istituzioni di continuare a lavorare per salvaguardare l’ambiente dai danni irrimediabili che quelle microplastiche potrebbero causare”.