CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Sono stati catturati dalla Polizia provinciale gli esemplari di cinghiale che stazionavano da mesi all’interno dell’abitato di Castiglione della Pescaia e già oggetto di numerosi report da parte delle testate giornalistiche.
Gli animali – ormai abituati agli ambienti antropizzati – girovagavano tra le case e i giardini deturpando l’arredo urbano, costituendo, tra l’altro, pericolo per la pubblica incolumità e la sicurezza della circolazione stradale.
Le operazioni – sollecitate dal presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dal consigliere provinciale con delega Bruno Ceccherini in attuazione della Legge regionale Toscana 70/2019 – sono state condotte dalla Polizia provinciale di Grosseto su richiesta ed interessamento dell’assessore all’ambiente del Comune di Castiglione della Pescaia Elena Nappi, che ha ringraziato ufficialmente la Polizia provinciale guidata da Stefano Pacini per la puntualità e la professionalità con cui ha condotte le operazioni. Lo stesso assessore tiene ad evidenziare che quanto sta accadendo è la dimostrazione che senza la presenza umana la natura torna a prendere i suoi spazi, mettendo in crisi la quotidiana tranquillità.
Alle operazioni di monitoraggio delle aree interessate dalla presenza dei cinghiali, all’installazione e al controllo della gabbie di cattura ha partecipato attivamente il referente delle Gav, convenzionate con il Comune di Castiglione della Pescaia, Sandro Pilozzi in stretta collaborazione con gli agenti in forza al comando del Corpo di Polizia provinciale.
“Sono tutt’ora in corso altri interventi finalizzati all’allontanamento degli ungulati dalle aree urbane e dalle aree pertinenti alle strutture ricettive e sportive – spiegano il presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il consigliere provinciale con delega Bruno Ceccherini -: la Polizia provinciale si dedica a quest’attività ed è a disposizione per i Comuni che soffrono la presenza dei cinghiali in zone abitate. Si ricorda inoltre che il foraggiamento non autorizzato dei cinghiali, anche nelle aree urbane, è vietato dalla legge 221/15 in violazione della quale è prevista la sanzione penale di cui all’articolo 30 lettera L della Legge 157/92”.